[didascalia fornitore=”altro”]Foto di Jenny Sturm/Shutterstock.com[/didascalia]
Dalla California alle coste delle Filippine: ci sono voluti due anni e mezzo e 16.000 chilometri, ma alla fine una lettera chiusa nella classica bottiglia di vetro è riuscita a compiere la traversata di una gran fetta di Oceano Pacifico.
Una lettera chiusa in una bottiglia di vetro: l’ultimo tributo di un gruppo di amici a un compagno morto.
Bob Dubcich è scomparso a Campbell, in California, nel 2007, proprio pochi giorni prima del suo sessantesimo compleanno.
Grande appassionato di pesca, è stato accompagnato dagli amici di sempre nel suo ultimo viaggio con un saluto speciale. Gli uomini che per anni erano usciti insieme a lui a pesca hanno utilizzato una bottiglia per affidare al mare una fotografia dell’amico di una vita, accompagnata da un messaggio con tutte le loro firme.
Gli uomini hanno lanciato la bottiglia nelle acque del Pacifico, affidando alle profondità dell’acqua il messaggio in ricordo dell’amico scomparso.
Sono passati trenta mesi e la lettera è stata ritrovata da Abner Murillo, un pescatore delle Filippine, che l’ha letta e rispedita ai mittenti, allegando una sua foto. Una piccola bottiglia ha così affrontato e attraversato da un capo all’altro l’intero oceano, compiendo una traversata di 16.000 chilometri. Attraverso una fragile bottiglia si è creato, forse, il ponte di una nuova amicizia attraverso le distanze che separano mondi lontani.
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