Mare sempre più pulito grazie ad una nuova tecnologia

Il mare sarà sempre più pulito grazie ad una nuova tecnologia, presto l’Oceano Pacifico potrebbe essere liberato dalle microplastiche.

Grazie ad un sistema innovativo, l’Oceano Pacifico presto potrebbe essere sempre più pulito. Le microplastiche che si riversano ogni anno nelle sue acque stanno mettendo in serio pericolo l’ecosistema del luogo.

Fortunatamente ci sono Associazioni che si stanno interessando alla sua salvaguardia. E, in questi ultimi anni, hanno messo a punto dei metodi innovativi che potrebbero rimuovere gran parte delle microplastiche presenti nelle sue acque.

Una tra questa Associazioni, in particolare, ha presentato alla stampa la sua nuova invenzione spiegandola nei minimi dettagli. Si tratta di “The Ocean Cleanup”, fondata da Boyan Slat che ne è anche l’amministratore.

La sua nuova missione è quella di ripulire le acque dell’Oceano. Boyan Slat è il fondatore di un’organizzazione no – profit. Ed è tra le più note al mondo. La sua storia è fuori dal comune. Il suo interesse per la pulizia delle acque dei mari iniziò durante una vacanza in cui si rese conto che le acque dei mari erano fin troppo ricche di plastica.

Ocean Cleanup System

All’epoca aveva soltanto 16 anni, e il suo progetto era solo un pensiero che divenne realtà alcuni anni dopo. E’ dal 2013 che un gruppo di ingegneri e di scienziati si stanno impegnando a sviluppare questa nuova tecnologia.

Il gruppo ha sede nei Paesi Bassi e, nel corso degli anni, ha testato alcune nuove barriere per catturare i detriti, degli intercettatori autonomi e un nuovo dispositivo chiamato Ocean Cleanup System. Ed è proprio quest’ultimo che verrà utilizzato per ripulire le acque.

Ocean Cleanup System 03 è la nuova versione di un macchinario che opera nella Great Pacific Garbage Patch. Si trova a diverse centinaia di miglia tra le Hawaii e la California. Lo stesso fondatore ha spiegato nei minimi dettagli il funzionamento di questa nuova tecnologia.

Durante l’intervista ha spiegato che la plastica “viene trattenuta” dalla macchina, e, “una volta piena, issiamo la zona di raccolta sul ponte di una delle navi e la svuotiamo”. Ed è il modo in cui le acque vengono pulite e purificate.

Sistema in due parti

Il macchinario è studiato per raccogliere la plastica che galleggia sulle acque dell’Oceano. Si tratta di un sistema organizzato in due parti. In una di queste c’è un hardware ed è la parte che si trova in acqua. E’ composta da una barriera piuttosto grande.

Ha una forma ad U e che si estende per ben 2500 metri e viene trainata da due navi. La sua funzione è simile a quella di una grande rete che raccoglie al suo interno la plastica. La seconda parte presenta un software ed è quella che permette al sistema di operare.