Manchester: a breve ospiterà l’Eurovision Song Contest. Scopriamo cosa vedere e cosa visitare nella città della musica. Ecco come fare.
L’Eurovision Song Contest si svolgerà quest’anno a Manchester. Una scelta la quale sembra particolarmente azzeccata, alla luce dell’importanza che il centro inglese riveste per l’industria musicale mondiale. Se molti fans del rock associano Manchester agli Oasis, uno dei gruppi più popolari e importanti emersi nel corso del periodo a cavallo del nuovo millennio, la città è in effetti caratterizzata da eventi e luoghi, i quali sono in grado di offrire lo spunto per un vero e proprio mini-tour.
Manchester è stato uno dei centri della Rivoluzione Industriale. E una volta che l’industria ha iniziato a declinare è riuscita a farsi comunque notare, ad esempio per l’invenzione del computer moderno.
Ma, soprattutto, è stata la culla di un gran numero di bande che hanno lasciato un segno duraturo sulla musica rock. Non solo gli Oasis, ma anche gli Smiths, The Verve, gli Stone Roses e Joy Division, che sono riusciti a restare nel cuore e nella mente di milioni di patiti di ogni parte del globo.
Tra i tanti luoghi collegati alla scena rock cittadina, il primo da visitare è il Microdot Boutique, che nell’immaginario collettivo ricopre per gli Oasis il ruolo svolto dal Cavern per i Beatles. Il suo interno, infatti, ospita cimeli come la cornice del camino che appare sulla cover di “Definitely Maybe”.
Legato alla parabola degli Smiths, che toccò il proprio apice all’inizio degli anni ’80, proprio mentre andava in soffitta la disco music, è invece il Salford Lads Club. Fondato nel 1903, nell’intento di offrire un rifugio ai ragazzini e tenerli lontani dalla strada, il club ha attraversato le due guerre ed è giunto sino ai nostri tempi conservando la sua funzione sociale. Tanto da essere scelto da Morrissey e compagni per fare da sfondo alla foto poi usata come cover di “The Queen is dead”, oltre ad apparire nel video di “There Is A Light That Never Goes Out”.
Infine, in un tour a base di musica a Manchester, non può mancare il Depot Mayfield. La sua costruzione è di soli sette anni successiva a quella del Salford Lads Club e in origine si trattava di uno scalo ferroviario. In seguito, è stato trasformato in centro di smistamento postale Royal Mail, funzione conservata sino agli anni ’80.
Dopo tre decenni di mancata utilizzazione, il Depot Mayfield è stato quindi oggetto di una ristrutturazione, una rigenerazione conservativa costata un miliardo di sterline. Al termine della quale si è ripresentato al pubblico come location di concerti, mostre ed eventi sportivi. Il tutto senza perdere il fascino collegato all’identità industriale che continua a permearne ogni singolo mattone.
L'Italia è un autentico scrigno di tesori nascosti, e i suoi borghi sono tra le…
La sfida oggi non è solo chi costruisce l'auto più veloce o la più elegante,…
Ci sono strade che corriamo così spesso che quasi smettiamo di pensarci. Il rumore del…
Ci sono strade che portano segreti, percorsi che attraversano una città con una storia invisibile…
Benzina, il comunicato improvviso: addio per sempre. Automobilisti distrutti: ecco di cosa si tratta... È…
Immagina di essere al volante e di dover affrontare un imprevisto che potrebbe cambiare radicalmente…