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FOTO DI RODRIGO SOLDON
La Campania è una regione impregnata di storia antica, che si mescola sovente con leggende, credenze popolari e fanatismi religiosi. Tra le pieghe del suo territorio si nascondono angoli pittoreschi, scorci suggestivi, ma anche veri e propri musei a cielo aperto come nel caso di Pompei. E in una terra generosa di bellezze come la Campania, non possono mancare luoghi infestati, pervasi di racconti sinistri. Ecco i posti da non perdere per un tour magnetico e affascinante.[/multipage]
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Viale Lincoln – Caserta
A Caserta, vicino all’ex fabbrica Saint Gobain, si trova un sottopassagio che unisce Viale Lincoln con Viale Lincoln 2. Nell’esatto punto in cui un tempo c’era un albero secolare (oggi purtroppo non più esistente), si racconta che appaia un fantasma di una donna dal capo coperto, presumibilmente una monaca. Alcuni affermano di averla vista passeggiare sul marciapiede. La leggenda vuole che si tratti dello spettro di una monaca che si sia impiccò a quel vecchio albero, dopo aver seppellito nello stesso punto un suo figlio illegittimo.[/multipage]
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Antro della Sibilla Cumana – Pozzuoli
Nel cuore del Parco archeologico di Cuma, nei pressi di Pozzuoli, si trova l’Antro della Sibilla Cumana: si tratta di una struttura greca risalente al VI sec. a.C., composta da una galleria lunga 131 m, alta 5 e larga 2,4 con sei cunicoli laterali. In fondo si trova una stanza rettangolare con tre cisterne. Secondo la leggenda, la Sibilla, si inoltrava in fondo al corridoio per poi lavarsi nell’acqua delle cisterne, in cui era presente il dio Apollo (la galleria si trovava esattamente sotto al tempio di Apollo). Come in una sorta di stato di possessione divina, scriveva i Libri Sibillini. L’ultimo re di Roma, Tarquinio il Superbo, proibì il culto e trasformò l’antro in una semplice cisterna. Successivamente i cristiani la usarono come necropoli, ma l’abbandonarono definitivamente quando si accorsero che i cadaveri lì sepolti, ritornavano in vita! Ancora oggi è un luogo spettrale, ricco di fascino oscuro.[/multipage]
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Basilica dell’incoronata Maria del Buon Consiglio – Napoli
Sulle scalinate adiacenti alla Basilica dell’Incoronata, a Napoli, durante la primavera di ogni anno, compare il fantasma di una donna in abito da sposa. Ma attenzione, non si fa notare da tutti indistintamente, pare che appaia soltanto alle donne nubili. Si ritiene sia il fantasma di una giovane donna che avrebbe dovuto percorrere quella scalinata per unirsi in matrimonio con il suo amato, ma purtroppo morì stroncata dalla tubercolosi.[/multipage]
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Castello medievale – Castellammare di Stabia
Intorno al 1459, nell’epoca della ‘Congiura dei baroni’, una castellana si innamorò di un soldato e per amore nei suoi confronti, aprì le porte della fortezza, consentendo ai nemici di conquistarla con facilità. Il soldato, dal canto suo, non ricambiò l’amore della donna, che sentendosi rifiutata e tradita, si tolse la vita, avvelenandosi. Si racconta che ancora oggi il suo fantasma vaghi per le stanze del Castello, in particolar modo nella Stanza degli Angeli. Pare che in questa stanza nessuno riesca a compiere per intero una qualsiasi attività, come se delle forze soprannaturali lo impedissero. Lo spettro ha le sembianze di una donna di mezza età, indossa un lungo abito rosso e porta lunghi capelli neri. Ora si vendica degli uomini e li tormenta, non li lascia dormire, li spaventa, c’è chi dice che faccia addirittura cadere dalle scale…[/multipage]
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Piazza Bovio – Napoli
Lungo le strade che confluiscono in Piazza Bovio, a Napoli, molti raccontano di essersi imbattuti nello spettro di una donna del Seicento. Solitamente non è molesto, al contrario, è sempre in fuga e sinora nessuno è mai riuscito a vedere il suo volto. Si pensa che sia il fantasma di una donna, che diversi secoli fa, fu violentata dai Saraceni.[/multipage]
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Ponte della Sanità – Napoli
Nella pittoresca zona di Capodimonte, a Napoli, sul Ponte della Sanità, si racconta che nelle notti di pioggia, si odano urla sinistre, probabilmente riconducibili ai lamenti di coloro che, qui, si suicidarono.[/multipage]
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Rione Terra – Pozzuoli
Pozzuoli, nasconde nel suo tessuto territoriale una piccola città fantasma: si tratta del Rione Terra, la parte più antica della città, che da un lato si affaccia sul porto, dall’altro sul Golfo di Napoli. Si trova ormai da diverso tempo in stato di totale abbandono e il suo aspetto è decisamente tetro. Molti giurano di aver sentito lamenti, voci sussuranti e anche di aver intravisto ombre antropomorfe dissolversi rapidamente. Un fenomeno condiviso da molti è l’apparizione di luci circolari, che sembrano uscire dalle case abbandonate per divincolarsi nei vicoli del quartiere. [/multipage]
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