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Lettonia: silos nucleari abbandonati al Dvina Complex di Lambarte

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Tra Russia e Lettonia si estendono molte aree che nascondono impianti dismessi appartenenti al periodo della Guerra Fredda, come possiamo vedere girovagando tra i vecchi silos nucleari abbandonati del Dvina Complex di Lambarte.

Guerra Fredda e Unione Sovietica sono ormai termini desueti. Essi ricordano un tempo lontano che viveva di allucinati sogni in stile atomico, climi densi di tensione silenziosa ed equilibri immensi quanto fragilissimi.

Tuttavia, soltanto pochi anni fa la macchina militare era un ordigno che intesseva di terrore e speranze due interi schieramenti a livello mondiale e se oggi si torna a parlare di nucleare in un mondo dove le guerre sono purtroppo all’ordine del giorno, decisamente i relitti sono ciò che restano di un tempo che fu e tristemente è talvolta ancora.

Presso il Dvina Complex di Lambarte in Lettonia troviamo un’area militare dismessa, uno dei numerosi complessi militari abbandonati.

Costato moltissimo denaro all’epoca, in seguito venne abbandonato e oggi l’interno dei silos nucleari lettoni ricorda la vita che un tempo animò questi luoghi, seppur nella tristezza di una guerra perennemente attesa.

Il Dvina Complex di Lambarte accoglie il visitatore con un intricato percorso tra botole, celle, stanze, dove oggi echeggia il silenzio, mentre la vegetazione ricopre il vecchio spazio militare dove i silos una volta pieni di testate nucleari oggi sono teatro di polvere e ruggine.

Esperimenti, armi, trame dal sapore di un futuro al di là della fantascienza sono stati per anni al centro del dibattito sul nucleare, che oggi sembra tornare ad essere discusso all’interno degli scenari mondiali.

Tuttavia un luogo come Latvia, che mostra molti dei silos nucleari abbandonati dopo il crollo dell’Unione Sovietica, dovrebbe indurci a riflettere. E forse, inclinando l’orecchio, potremmo udire nel silenzio le voci di antichi fantasmi inascoltati.

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Maddalena De Bernardi

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