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Toscana

L’Argentario, una meta da esplorare in questo periodo

L’Argentario è una delle mete più interessanti da esplorare per chi ama la natura incontaminata, ammirando il mare dall’alto.

Monte Argentario-viaggi.nanopress.it

I panorami dell’Argentario sono unici al mondo e, per chi ama camminare nella natura ammirando il mare, non può perdere questa meta. E questa stagione di primavera è il momento ideale per regalarsi qualche giorno in questo angolo incontaminato della Toscana.

L’Argentario è un promontorio che si affaccia sul Mar Tirreno. In realtà è un Monte cha ha acquisito lo status di comune in provincia di Grosseto. E’ collegato alla terra ferma dalla bellissima cittadina di Orbetello e dai tomboli della Giannella e della Feniglia, due spiagge dalla sabbia invitante.

Dalle guide della montagna è stato ribattezzato il “coccodrillo che dorme”. La forma del monte ricorda quella del predatore mentre riposa dopo aver goduto di un abbondante pasto. Un tempo l’Argentario si ergeva solitario sul mare, oggi, i tomboli formati dai detriti dei fiumi Albenga e Fiora hanno formato delle lingue di terra che permettono di raggiungerlo a piedi.

L’Argentario e i suoi sentieri

Gli appassionati di escursioni ricorderanno per molto tempo i sentieri di questo luogo avvolto dal mare e arricchito dalla fitta vegetazione tipicamente mediterranea e immerso in una storia millenaria. L’arrivo in cima permette di ammirare le mura delle Rocche Spagnole, testimoni silenziose delle battaglie e dei passaggi che il luogo ha vissuto.

Gli itinerari che vengono consigliati sono principalmente due. Il primo parte dalla Strada Comunale di Feniglia all’altezza del camping Feniglia. Dopo aver superato un cancello girevole si segue la strada sterrata e si arriva alla caserma.

Dopo aver attraversato un bosco di pini domestici in assoluto silenzio per avvistare daini e caprioli, si arriva alla duna e alla spiaggia. Superato il tombolo si possono prendere quei sentieri che si allontanano sempre di più dal rumore della folla per arrivare ad ammirare il panorama che la cima del Monte Argentario regala.

Mare-viaggi.nanopress.it

Questo è un itinerario che si può seguire anche in bicicletta. La difficoltà di questo sentiero è contrassegnata con la lettera T, ci si impiega 5 ore se lo si fa a piedi e 2 in bicicletta. L’altro percorso permette di scoprire i forti spagnoli di Porto Ercole.

La tomba di Caravaggio

La partenza è dall’ingresso del paese seguendo via San Rocco e, quindi, via della Galera. Costeggiando la darsena si arriva ad un casale spagnolo e, quindi, si sale lungo un costone da dove è possibile scorgere il Forte Filippo.

Prendendo verso Sud si segue il sentiero per arrivare al paese. Si arriva, quindi, all’altra estremità del porto e si arriva alla Chiesa di San Erasmo, luogo di sepoltura di Caravaggio, nel 1610. Arrivati alla rocca è possibile visitarla su permesso, poiché oggi è una residenza turistica.

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