Una città può vantarsi di avere al suo interno la villa più antica d’Italia inserita anche nella lista come Patrimonio dell’UNESCO. Ecco di quale si tratta.
Ci sono molte città italiane che possono vantarsi di essere state inserite nella lista come Patrimonio dell’UNESCO. Per via della presenza di monumenti dal valore umanitario o per le proprie tradizioni o per il loro centro storico.
L’Italia, è il primo Paese al mondo ad avere più siti considerati Patrimonio UNESCO di tutti quanti. E sembra che sia intenzionata a riconfermare il suo primato per via di alcune città che hanno candidato alcuni monumenti ad essere designati come tali.
Tra i Patrimoni UNESCO più famosi che abbiamo in Italia ci sono molti centri storici tra cui quello di Napoli e quello di Roma. Così come le Cinque Terre, Castel del Monte, le mura etrusche di Perugia e tanti altri.
Nella nostra Penisola, ci sono tantissime ville che sorgono in molte città. Ma ce n’è una in particolare che è considerata la villa più antica d’Italia a tal punto da essere stata designata come Patrimonio dell’UNESCO.
Questa, si trova a Vicenza, in Veneto, e prende il nome di Villa Almerico Capra. Ma è conosciuta come Villa La Rotonda, per via del salone centrale che presenta una cupola e gli da una certa rotondità.
La spiegazione è solo una delle ipotesi più plausibili del nome di questa villa, che è stata progettata dal noto architetto Andrea Palladio che a Vicenza ha anche regalato tantissime altre opere presenti nella città.
Considerato uno dei simboli più rappresentativi dell’epoca Rinascimentale si può definire un vero fiore all’occhiello per la città di Vicenza che può vantarsi di avere al suo interno questa villa.
Questa struttura, fu commissionata da Paolo Almerico a Palladio dopo che il primo, che in quegli anni ricopriva un alta carica nobiliare nei ranghi della società vicentina, decise di farsi progettare questa dimora nella parte alta della città.
Il progetto dell’architetto Palladio, è considerato, ancora oggi, di rara bellezza a tal punto che il filosofo tedesco Goethe, guardando i progetti della costruzione della villa, nel 1786, li definì eccentrici a tal punto da mettere in risalto la grandezza di colui che doveva abitarla.
Dopo essere stata donata da Almerico ai fratelli Capra, nel 1912 è stata acquistata dalla famiglia Valmanara. E dopo alcuni lavori di ristrutturazione fu anche occupata dai tedeschi come rifugio durante la Seconda Guerra Mondiale.
Per questo motivo, subì dei danni e dopo la ristrutturazione, nel 1994, venne riconosciuta come Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’UNESCO avendo la possibilità di riaprire le sue porte al pubblico.
Oggi, la Villa La Rotonda, è uno dei posti più visitati d’Italia e che lascia senza fiato per la sua bellezza i visitatori che rimangono ammaliati dall’opera fatta da Palladio e diventato uno dei simboli principali della città di Vicenza.
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