Maggior numero di bambini: in un periodo in cui la natalità rappresenta un grande problema, ecco la regione vincitrice in Italia.
Uno dei problemi che più affligge tra gli altri il nostro paese è quello della natalità. O meglio del suo calo. Nonostante le statistiche ci dicano che grazie all’integrazione di cittadini di altre nazionalità le cose siano leggermente migliorate, ogni anno i dati Istat ci comunicano che siamo molto inferiori al resto d’Europa.
I motivi della denatalità sono ovviamente ben noti e molteplici. Il lavoro è ovviamente l’ostacolo maggiore. Il tasso di disoccupazione a margine anche della pandemia è ancora molto elevato e questo ovviamente non pone basi solide per mettere su famiglia.
Un problema che instaura una reazione a catena: niente lavoro fisso, dunque niente possibilità di mantenersi e di avere una solida base di risparmi e naturalmente una abitazione che possa ospitare un bambino. Per questo motivo si ritarda sempre di più il momento in cui pensare di allargare la famiglia. Andando incontro ad un altro problema ampiamente dibattuto anche sui giornali e tv: quello della fertilità.
Più si attende per provare a cercare una gravidanza, più si riducono le probabilità di successo ed eventuali cure per porvi rimedio sono ancora piuttosto precluse economicamente ad una certa fascia di popolazione. I giovani concordano nel dire che lo Stato non aiuta sia nella ricerca del lavoro, che nell’erogazione di sussidi e non ultimo nella tutela delle donne in gravidanza, che sul luogo di lavoro sono spesso ricattabili e bistrattati.
L’Istat parla chiaro: le regioni che ancora possono vantare una natalità adeguata, seppure bassa rispetto alla media europea, sono quelle del nord. La regione con il maggior numero di bambini? A vincere è il Trentino Alto Adige.
Le statistiche ci dicono appunto che il numero di figli in Trentino è di 1,51 per donna. Bene anche Piemonte nella provincia di Verbania ed in generale la Lombardia. Il motivo è ovviamente lampante e si ricollega sempre alle differenze nord/sud. Al momento nel nord Italia c’è più richiesta e facilità i di trovare lavoro, nonostante la flessione post pandemia.
Sicilia e Campania sono quelle meno popolate, con 1,35 e 1,33 per donna. In generale le donne però sono più giovani al sud, con il 31,4 registrato in Sicilia, contro il 32,1 del nord. Non se la cavano male Molise e Basilicata, con nascite moderate ed infine male per la Sardegna, che ha percentuali di nascita inferiori al 0,95.
Nel 2023 la popolazione italiana residente si attesta su 58 milioni e 851mila persone, quindi 179.000 in meno del 2022. Di contro aumenta la cittadinanza straniera, che risulta in aumento di 20.000 persone rispetto al 2022. Cosa si potrebbe fare per aumentare la popolazione. I sondaggi sono molto chiari: oltre a lavorare sul tasso di occupazione occorrono maggiori tutele sul lavoro, anche per i padri, che hanno diritto a congedi di paternità molto brevi rispetto alla media europea. E ancora sussidi per gli asili nidi privati e per le spese che bisogna sostenere nei primi mesi dalla nascita.
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