La pista ciclabile più bella? Si trova nel nostro Paese, proprio in questa regione. La buona notizia è che non è la sola. Ecco dove trovarne di bellissime per pedalare la prossima primavera.
É ancora un po’ troppo presto per sentirsi già in primavera e lasciarsi alle spalle l’inverno, ma all’arrivo della bella stagione non manca poi così tanto.
Ufficialmente la primavera dovrebbe arrivare tra qualche settimana; in sua attesa noi nel frattempo non possiamo far altro che iniziare a programmare le nostre gite fuori porta, magari all’aria aperta e in sella ad una bici.
Il cicloturismo è un modo di viaggiare che negli ultimi tempi affascina sempre più persone. Che sia un viaggio di poche ore o di interi giorni, dà la possibilità di stare all’aria aperta e di godere delle bellezze naturali di un territorio lentamente, senza fretta. Ci si può fermare quando lo si vuole e le soste non hanno limiti di tempo.
Per vivere l’esperienza di muoversi sulle due ruote immergendosi a 360 gradi nel posto che si è deciso di visitare non serve andare poi tanto lontano.
L’Italia infatti possiede numerose ciclabili perfette per una vacanza del genere. Scopriamo quali sono le più belle in tutto lo Stivale.
La pista ciclabile più bella d’Italia ha un nome e questo è Mantova Sabbioneta. Queste due località posizionate tra Lombardia, Emilia Romagna e Veneto fanno parte del Patrimonio dell’Umanità dal 2008 e ospitano la ciclovia che prende il loro nome.
L’itinerario di circa 47 chilometri attraversa città meravigliose come Verona e Parma, e borghi incantevoli come Torre d’Oglio o Commessaggio.
Scegliere di percorrere questo viaggio lento dà la possibilità di visitare in una sola giornata la città di Mantova, con il suo centro storico e le sue attrazioni più belle tra le quali troviamo Piazza Erbe, Piazza Sordello e i suoi palazzi.
La fine dell’itinerario è prevista a Sabbioneta, una cittadina del XVI secolo costruita per essere quella “ideale” secondo i canoni del Rinascimento.
Nel Veneto, nel cuore delle Alpi, si trova poi la ciclabile che da Cortina d’Ampezzo si snoda fino a Calalzo di Cadore. 50 chilometri tra paesaggi meravigliosi che si affacciano sulle vette innevate delle Dolomiti, Patrimonio Unesco, da percorrere sulle due ruote.
Il sentiero segue il percorso di una vecchia ferrovia ormai in disuso dagli anni Sessanta e attraversa gallerie, ponti, laghi e boschi incredibilmente belli.
Restando in tema di ferrovie dismesse, anche in Liguria, a poca distanza dalle Cinque Terre, si trova la MareMonti. Si tratta di un percorso di circa 6 chilometri tutti in pianura perfetti per pedalare in totale tranquillità e andare alla scoperta delle bellezze lungo la costa tra Levanto e Bonassola o Framura.
Questa ciclopedonale, lo dice anche il suo nome, può essere percorsa sia in bici sia a piedi. É dotata infatti da due diverse corsie dedicate una ai ciclisti e una ai camminatori.
Sempre in Liguria si trova poi la ciclovia dei Fiori, 24 chilometri tra Genova e Ventimiglia da percorrere in sella con vista sul mare.
Spostandoci un po’ più giù, in Abruzzo troviamo la ciclabile dei Trabocchi, una pista che da Pescara arriva in Molise. Anche in questo caso il tracciato segue quello di una vecchia linea ferroviaria ed è caratterizzato da ben 263 chilometri suddivisi in 12 differenti percorsi.
Per chi volesse pedalare più a Sud, infine, ecco la ciclovia dei Parchi della Calabria. La pista tocca i parchi naturali della regione: il Parco del Pollino, quello della Sila, quello dell’Aspromonte e quello delle Serre.
L’itinerario lungo ben 545 chilometri attraversa poi numerosi città e borghi, alcuni dei quali collocati anche nell’entroterra e quindi più sconosciuti.
Ovviamente una volta scelto l’itinerario che più fa per voi non dimenticate di preparare per bene il vostro zaino, compagno di viaggio per tutto il tempo. Borraccia, casco e portapacchi e siete pronti per partire.
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