I siti UNESCO aumentano. Ed è un bene. Nella lista delle aggiunte 2024 molti luoghi affascinanti che si trovano in Asia.
Sono stati pubblicati i nomi dei nuovi luoghi del mondo che fanno parte della lista dei siti UNESCO. Una lista che è importante perché mette nero su bianco l’impegno a proteggere questi luoghi da qualunque attacco o pericolo. Diversi si trovano nel continente asiatico e vale la pena metterli anche nella tua lista dei luoghi da vedere.
Sado Kinzan è un luogo che si trova nella prefettura di Niigata nell’omonima isola di Sado e affaccia sul Mare del Giappone. Kinzan è semplicemente l’espressione giapponese per miniera d’oro.
L’isola, come del resto tutto il territorio giapponese è di origine vulcanica e le vene d’oro e d’argento che si trovano qui sono il risultato del lavoro congiunto proprio dell’attività vulcanica, trasformata in attività idrotermica, e della concomitante attività tettonica.
La conservazione delle miniere, risalenti al 1600 circa, serve per mantenere intatta questa memoria. Ora non è più attiva, le vene si sono infatti pressoché esaurite intorno all’inizio degli Anni ’90, ma il luogo rimane affascinante ed è visitabile con interessantissimi tour guidati accompagnati anche da workshop.
Un altro luogo affascinante che entra tra i siti UNESCO è il complesso dei Moidam. Si tratta di un complesso funerario che si trova in India nell’area delle catene montuose del Patkai. Qui si trova la necropoli reale della dinastia Ahom, utilizzata per 600 anni. La particolarità dei moidam è il modo in cui questi tumuli funerari si confondono con l’ambiente naturale.
Ma non c’è niente di casuale. La gigantesca necropoli è infatti frutto di un lavoro di progettazione estremamente affascinante, che aveva lo scopo di creare una sorta di nuovo panorama a partire da questi tumuli, costruiti con pietra o mattoni, vuoti all’interno per ospitare i sarcofaghi, ma poi inseriti in una sorta di gigantesca opera composta da boschi e fiumi.
La zona desertica denominata Badan Jaran è una area che si trova nel nord ovest della Cina. La particolarità, che è ciò che ha convinto l’UNESCO ad aggiungerla alla lista dei luoghi protetti è la presenza massiccia di mega dune che si intervallano a piccoli laghi in un gioco geologico unico sul pianeta.
E parlando di mega dune qui se ne trova una che è considerata la più alta di tutto il mondo. Affascinante è anche la presenza delle sabbie che cantano, l’effetto naturale prodotto dal vento che sposta i microscopici granelli di sabbia. La protezione di quest’area è la protezione della biodiversità che qui si trova in abbondanza.
Phu Phra Bat è un parco che ha valenza sia per la storia dell’umanità sia per la conservazione della biodiversità. È subito riconoscibile per le formazioni rocciose che sembrano contravvenire alle più elementari regole della fisica. Ed è anche un luogo in cui i nostri antenati preistorici hanno raccontato la propria vita e il loro rapporto con il divino.
È molto probabile probabile che tutte le rocce di questa area fossero ricoperte di pitture rupestri ma ora rimangono visibili solo quelle che si trovano nelle zone riparate dagli agenti atmosferici. Ciononostante, le immagini che sono arrivate fino a noi sono straordinarie. Soprattutto perché alcune risalgono a oltre 6000 anni fa.
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