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Natura

La foresta che cura corpo e mente: risolvi questi due problemi immerso nella natura

La foresta che cura corpo e mente: la pratica dello shinrin-yoku è molto diffusa in Giappone. Anche in Italia sta tuttavia prendendo piede il miracoloso bagno nella foresta.

La foresta che cura corpo e mente – viaggi.nanopress.it

Ci siamo evoluti, ci siamo civilizzati e abbiamo creato città nelle quali vivere. Nonostante tutto conserviamo ancora quella parte primordiale di noi che sembra venire fuori ogniqualvolta ci troviamo nel bel mezzo della natura.

Il profumo di fiori, l’odore della pioggia, il rumore del vento o la vista di un paesaggio incontaminato dalle mille sfumature sono solo alcuni degli elementi naturali capaci di risvegliare quegli istinti originali che ci legano con Madre Natura e con le nostre origini.

Queste sensazioni e il valore di questo profondo e intenso legame sono i principi sui quali si basa l’antica tradizione giapponese dello shinrin-yoku.

La foresta che cura corpo e mente: la pratica dello shinrin-yoku

Solo due parole che racchiudono un mondo interno: shinrin-yoku. Questi due termini nipponici significano letteralmente bagno nella foresta, concetto che gli americani hanno tradotto con forest bathing.

foresta che cura corpo e mente – viaggi.nanopress.it

A coniare il termine per la prima volta fu Tomohide Akiyama che nel 1982 era direttore generale dell’agenzia dell’agricoltura, delle foreste e della pesca.

Si tratta di una vera e propria teoria che secondo i giapponesi permette al corpo e alla mente di ricevere benefici proprio dal contatto con la natura privo di qualsiasi altra distrazione.

Solo immergendosi completamente nel verde e concentrandosi sui suoni, sui profumi e sui paesaggi naturali infatti possiamo affinare le nostre percezioni e i nostri sensi.

“La visone degli alberi, l’ascolto dei suoni di una foresta non contaminata da rumori artificiali induce rilassamento e riduce l’ansia, così come toccare materiali naturali quali legno, rocce e muschio.”

Il parere della scienza

Anche la scienza ha dimostrato gli effetti positivi di questa pratica spirituale ed esperienziale particolarmente affascinante e profonda di significato. In Giappone persino i medici studiano lo shinrin-yoku e lo raccomandano ai propri pazienti, spesso come strumento con il quale prevenire alcune malattie.

É stato provato che il nostro sistema immunitario è capace di entrare in relazione con i cosiddetti fitocidi, emissioni delle piante che influenzano e stimolano alcune funzioni specifiche. Camminare nella natura infatti sembra ridurre gli ormoni dello stress, la malattia del nostro secolo, come per esempio il cortisolo.

Oltre a questo, secondo i medici giapponesi, restare in mezzo al bosco per più giorni può completamente abbattere questi ormoni. Ma non solo. può anche prevenire tutti i disturbi causati proprio dal suo accumulo come ansia, rabbia e depressione.

bagno nella foresta – viaggi.nanopress.it

Sono diverse le ricerche che hanno dimostrato negli ultimi tempi come praticare il bagno nella foresta sia molto simile all’aromaterapia o alle pratiche di stimolazione sensoriale.

Il merito di tutto questo è da attribuire agli oli essenziali legnosi contenuti dalle conifere in particolare. Le resine prodotte dagli alberi nei boschi, infatti, sono costituite da terpeni, molecole utilizzate in erboristeria che hanno svariate benefici sul nostro organismo.

Entrare in contatto con queste sostanze è possibile solo trascorrendo una giornata o più in mezzo alla natura montana o boschiva.

“Appena 20 minuti in foresta sono sufficienti a produrre effetti almeno psicologici, immediati e di breve durata; due ore portano a benefici per il benessere generale per una settimana; e tre o più giorni in foresta migliorano le difese immunitarie per un mese.”

La foresta che cura corpo e mente: perché ci sentiamo meglio in natura

Il nostro corpo entra in contatto con queste resine attraverso la respirazione, l’ingestione o il contatto con la pelle. Gli effetti positivi sono quasi subito riscontrabili. Si stabilizza la pressione sanguigna, diminuisce lo stress e si innesca un tutto un processo che ha un effetto calmante e distensivo.

Questi benefici sembrerebbero anche essere molto utili per migliorare la qualità del sonno e sentirsi carichi di energie o ancora per intervenire sulla sindrome dell’iperattività e sull‘incapacità di concentrarsi.

Secondo la scienza, quindi, bisognerebbe educare di più le persone, soprattutto quelle che vivono perennemente in ambienti urbani, a passare del tempo in mezzo al verde. Tutto questo per ricominciare a sentirsi davvero vivi e decisamente meglio anche dal punto di vista della propria salute, sia fisica sia mentale.

camminare nel bosco – viaggi.nanopress.it

Uno dei ricercatori che ha analizzato il fenomeno, Jose Antonio Correia dell’Università Autonoma di Madrid, ha proprio spiegato che nonostante la città ci offra protezione e ogni comfort possibile e immaginabile, il nostro sistema nervoso in realtà non si è mai del tutto adattato a questo mondo e sente di tanto in tanto la necessità di ricevere nuovi stimoli dalla natura.

In fondo è esattamente questo che ha permesso alla specie umana di evolversi e sopravvivere.

Dove praticare il bagno nella foresta in Italia

In Italia sono diversi i luoghi dove è possibile praticare il Forest Bathing.

In Val di Rabbi, in Trentino, nel parco delle Pozzatine si trova per esempio un percorso sensoriale costruito attorno a sette postazioni sonore che amplificano i suoni del bosco: campane, carillon, tamburi, trombe e altri strumenti ricavati dall’ambiente naturale.

Sempre in Trentino, è nato il Parco del Respiro, il primo bosco italiano dedicato alla Forest Therapy. Qui si snodano ben 4 itinerari attraverso i quali si può rafforzare il proprio sistema immunitario camminando e respirando a pieni polmoni le emissioni del Faggio magico e del grande Abete Rosso.

shinrin-yoku – viaggi.nanopress.it

Per incrementare la connessione con la natura vi è poi una pratica di vero e proprio radicamento con la Terra ideata dallo scrittore Andrea Bianchi: camminare scalzi.

Percorrere un sentiero a piedi nudi sulla terra, su un prato o nel bosco, aiuta a sviluppare l’attenzione mentale, migliora la circolazione e l’equilibrio. A San Martino di Castrozza è nata la prima scuola di camminata scalza in natura (barefoot hiking), Il silenzio dei passi.

Anche nel Parco Nazionale Foreste Casentinesi Monte Falterone e Campigna, tra Toscana e Romagna, il progetto La via delle foreste è volto a proporre esperienze di forest bathing. L’obiettivo è risvegliare i sensi tramite il contatto con la natura, il movimento e la meditazione.

Ritornare alla natura

E se proprio non si ha la possibilità di raggiungere una di queste zone o un qualsiasi bosco vicino casa, basterà semplicemente abbracciare un albero o sedersi appoggiandosi al suo tronco.

Entrare in contatto con esso, respirando profondamente e abbandonandosi a tutte le sensazioni che questo incontro scaturisce, permette di entrare in sintonia con le vibrazioni positive che solo la natura è capace di emettere e che ci servono per aumentare al massimo la nostra energia vitale.

D’ora in poi quindi ricordiamoci di ritagliarci sempre un momento della giornata per noi stessi durante il quale andare a rispolverare il nostro primordiale legame con la natura.

Passeggiamo nei boschi, camminiamo nel parco cittadino, riconnettiamoci con l’ambiente che ci circonda, ascoltiamolo, odoriamolo e lasciamoci affascinare dalla sua bellezza.

In soli tre parole, ritorniamo alla natura.

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