Il jet leg è un disturbo tipico di chi viaggia che si presenta solitamente quando ci sono variazioni di fuso orario. Si tratta di un fastidio che provoca disturbi del ritmo circadiano, provocato da un orologio interno che va in subbuglio, creando confusione tra orari di sonno e veglia e tra periodo di luce e buio.
Quando si attraversano velocemente diversi fusi orari, l’orologio biologico viene costretto a un repentino adattamento al ciclo giorno/notte e per alcuni può anche essere causa di malessere. Seppure si tratta di una condizione estremamente soggettiva le conseguenze del jet leg possono essere: il disturbo del sonno, la stanchezza e l’affaticamento durante le ore della giornata, anche irritabilità, sbalzi d’umore e mal di testa. Insomma una sorta di disagio generale.
Per qualcuno la sintomatologia può essere anche più seria se oltre a disturbi del sonno si manifestano anche problemi digestivi, nausea, vomito, diarrea, crampi. Ma a fronte di situazioni limite come quelle elencate c’è anche chi non ha conseguenze evidenti da questo cambiamento. Anche se è stato accertato che il jet leg peggiore è quello che si registra nei viaggi da ovest verso est, dove le giornate sono più brevi e quindi è necessario andare a dormire prima.
La durata dei fastidi provocati dal jet leg dipendono da vari fattori: l’età e lo stato di salute giocano un ruolo importante, ma anche la destinazione, la direzione di viaggio e soprattutto il numero di fusi orari attraversati. La domanda che tutti si fanno è: quanto tempo ci vuole per superare questo stato di malessere. Ebbene è stato fatto un calcolo che prevede che è necessario un giorno per ciascuno fuso orario attraversato. Questo significa che se si attraversano tre fusi orari, occorreranno tre giorni e così via…
Questo non toglie che ci siano degli escamotage per affrontare e superare in breve i disturbi provocati dal jet leg. Uno tra tutti è prepararsi ancor prima della partenza modificando i ritmi di sonno/veglia, proseguendo anche durante il volo, magari dotandosi dei confort necessari per garantire il sonno: tappi, mascherine per gli occhi e anche comodi cuscini. Una volta la destinazione è bene esporsi alla luce del sole che aiuta a ristabilire i ritmi circadiani ed è sempre consigliabile evitare bevande alcoliche ed eccitanti che potrebbero contribuire ad acuire i disturbi del proprio orologio biologico.
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