Alla scoperta dell’isola più remota al mondo con scorci paesaggistici mozzafiato: ecco cosa vedere sull’Isola Bouvet.
Gli amanti dei viaggi d’avventura amano organizzare e scoprire nuovi paesaggi ai confini della Terra. C’è un’isola remota tutta da scoprire: l’Isola Bouvet è stata avvistata per la prima volta nel 1739 dal comandante Jean-Baptiste Charles Bouvet. Inizialmente quest’isola apparteneva al Regno Unito, ma successivamente fu la Norvegia a conquistare questa bellissima isola dal tesoro nascosto.
L’isola Bouvet o Bouvetøya è una delle isole subantartiche, un luogo disabitato ricoperto di ghiaccio a 2600 km a sud-sud-ovest di Città del Capo. È conosciuta per essere l’isola più remota del mondo. Quest’isola di circa 59 km quadrati è disabitata, vulcanica, antartica ed è quasi interamente ricoperta da ghiacciai. L’isola Bouvet fu scoperta nel 1739 da un ufficiale della marina francese da cui prende il nome. Nessuna rivendicazione fu fatta fino al 1825, quando fu issata la bandiera britannica.
Alcune spedizioni hanno visitato l’isola alla fine del XIX secolo. Nel 1929, il Regno Unito ha rinunciato all’isola a favore della Norvegia, che aveva occupato l’isola due anni prima. Nel 1971, la Norvegia ha designato l’isola Bouvet e le acque territoriali adiacenti una riserva naturale. Dal 1977, la Norvegia gestisce una stazione meteorologica automatizzata e studia le strategie di foraggiamento e la distribuzione di otarie e pinguini sull’isola.
Nel febbraio 2006, un terremoto ha indebolito le fondamenta della stazione, facendola esplodere in mare durante una tempesta invernale. La Norvegia ha eretto una nuova stazione di ricerca nel 2014, che può ospitare sei persone per periodi da due a quattro mesi.
Il 1 gennaio 1958 hanno scoperto che l’isola Bouvet è diventata improvvisamente più estesa. Alcune fonti affermano che la nuova area si sia formata a seguito di un’eruzione vulcanica, ma i geologi norvegesi hanno stabilito che l’espansione dell’isola è stata il risultato di una frana. Il sito, lungo 700 metri, è stato chiamato Nyroysa. Nel 1997, a Nyroysa sono stati registrati 4.700 pinguini dalla punta d’oro e 65.000 foche.
Bouvet Island ha ispirato artisti e registi. Il film Alien vs. Predator del 2004 scopre un satellite con strani raggi di calore dall’isola Bouvet. Hanno inviato una squadra di ingegneri sull’isola per verificare cosa potrebbe essere. In una stazione baleniera abbandonata, trovano un buco nel terreno. A trecento metri di profondità trovano una vecchia piramide. Presto compaiono esseri extraterrestri.
L’isola Bouvet è un’ottima location per vedere pinguini e foche. Il pinguino maccheroni è una delle specie di pinguino più diffuse al mondo, facilmente riconoscibile per i suoi caratteristici pennacchi arancio.
Questi pinguini migratori si nutrono quasi esclusivamente di crostacei, preferendo riprodursi in zone con pendii rocciosi. Questo rende l’isola Bouvet una location perfetta. Oltre 4.500 pinguini maccheroni vivono sull’isola Bouvet.
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