Viaggiare aiuta a conoscere altri territori, ma anche altri popoli ricchi di tradizioni, cultura e storia. Quando si pensa di raggiungere l’Irlanda ci sono una serie di luoghi comuni: la festa di San Patrizio, il trifoglio come simbolo nazionale e, immancabilmente, è possibile iniziare a figurarsi un paesaggio dai grandi pregi naturalistici. In realtà ci sono alcune precisazioni e anche alcune singolarità su questo Paese che pochi conoscono.
San Patrizio è il patrono dell’Irlanda, e le iniziative programmate per il Saint Patick’s day riecheggiano per tutto il mondo tanto sono eclatanti. Bisogna, però fare una precisazione… San Patrizio non era irlandese, bensì inglese. Sarebbe nato nel 385 nel Regno Unito e portato in Irlanda solo da adolescente. A lui fu affidato il compito di evangelizzare l’Irlanda, e lo fece diffondendo il Cristianesimo celtico, diverso da quello romano.
Nonostante il trifoglio viene associati all’Irlanda e viene erroneamente ritenuto il simbolo del Paese, in realtà quest’ultimo è l’arpa celtica, segno distintivo adottato sin da quando ci fu la separazione dal Regno Unito, tanto è vero che su tanti oggetti e prodotti irlandesi è visibile proprio l’arpa celtica.
Quando si parla di Dracula la mente corre veloce alla Transilvania, in realtà la regione della Romania è solo l’area nella quale si svolge la storia, perché l’autore, Bram Stoker, era irlandese e aveva tratto la vicenda da una leggenda irlandese, quella di Abhartach, creatura malvagia che, nonostante fosse stata uccisa più volte, continuava a risollevarsi dalla tomba per continuare a uccidere bere il sangue delle sue vittime.
Anche Halloween, nonostante sia una tradizione attribuita all’America, ha origini irlandesi. Precisamente si fa risalire al festival di Samhain. In questo giorno, secondo i celti, si apriva quella sorta di sipario che separava il mondo dei vivi dal mondo dei morti e, proprio in quel momento, finalmente, gli spiriti potevano passarci attraverso.
Se tutti i popoli e tutte le lingue adottano parole secche e chiare per esprimere consenso o dissenso, in italiano: sì o no, gli irlandesi non hanno alcuna traduzione di queste due parole. La loro risposta per il sì è un ‘vorrei’, mentre per il no è un ‘non vorrei’.
Il territorio irlandese è estremamente ricco di località da visitare e posti da scoprire, in realtà questo Paese conta innumerevoli castelli. Ne sono stati contati oltre 30mila, ma è una stima per difetto, visto che molti sono solo ruderi che giacciono lì, mentre altri sono stati ristrutturati e alcuni anche adibiti a strutture ricettive.
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