Una regione in Italia sta iniziando ad avere problemi per via dell’invasione delle cavallette. Ecco di quale si tratta.
Ci sono alcune regioni italiane che sono stupende e che meritano di essere visitate per via delle sue splendide viste sul mare e anche per i magici borghi dell’entroterra.
Nel periodo estivo, la Sicilia e la Sardegna, sono tra le più frequentate per le loro acque cristalline.
In particolar modo, una di queste due isole della nostra nazione, la Sardegna, da un po’ di anni sta avendo un problema molto serio.
Lo scorso anno, con l’arrivo del caldo torrido durante il periodo estivo che si è prolungato fino a fine ottobre, questa piaga è stata debellata solo in parte.
Con il caldo, la terra diventa arida e la siccità dovuta alle scarse piogge ha fatto si che la terra abbia avuto dei solchi.
Proprio all’interno di questi, si sono annidati e hanno nidificato degli insetti che da qualche anno infestano la Sardegna.
Stiamo parlando delle cavallette che, puntualmente, con l’innalzamento della temperatura invadono questa regione.
Le cavallette, sono degli insetti che fanno parte della famiglia degli ortotteri e si cibano di piante ed erbe.
Proprio per via della loro alimentazione, questi insetti sono molto pericolosi per l’agricoltura sarda.
Le invasioni, danneggiano i raccolti e le colture, e quando si muovono in grandi gruppi sono davvero difficili da controllare.
Ogni anno, dalla fine della primavera per tutta l’estate, si avvistano milioni di cavallette che appaiono in Sardegna.
Questo è dovuto dal cambiamento ambientale, che ha fatto si che le cavallette trovassero una temperatura ideale per vivere e riprodursi.
Nel corso degli anni, si sono provati vari metodi per debellare questo problema, ma nessuno di essi si è rivelato efficace.
Questi insetti, inoltre, hanno sviluppato una certa resistenza ad alcuni pesticidi e ad altre formule, evolvendosi col tempo.
Utilizzando altri tipi di pesticidi, si provoca danno all’ambiente e quindi effetti negativi e nocivi.
Una soluzione efficace potrebbe essere l’installazione di pareti e barriere che però prevedrebbe un grande sforzo economico e fisico.
Tra le soluzioni che sono state prese in considerazione, c’è anche quella di inserire nel territorio predatori che cacciano le cavallette.
Tra questi il PVN che preda le uova di questi insetti e le mantidi religiosi che sono dannose per le cavallette ma non per l’ambiente.
In tutti questi casi, è opportuno collaborare con degli esperti, per far si che, la lotta contro le cavallette sia efficace.
Bisogna mantenere una gestione ottimale del territorio e tenere conto del cambiamento climatico in corso.
Alcune aziende agricole, potrebbero, secondo alcune ipotesi, praticare la rotazione delle colture.
In questo modo, si evita che le cavallette distruggano grandi raccolti e si limitano gli impatti di invasioni che potrebbero avvenire in futuro.
Per l’estate 2023, si prevede un’altra grande invasione di cavallette e la regione sta cercando un modo per limitare i danni ed eliminare gran parte di questi insetti prima che sia troppo tardi.
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