Individuate in Italia, si trovavano in gruppo vicino la costa. Ecco di cosa si tratta e da dove viene la segnalazione. Allarme per il Paese.
Non è la prima volta che dalle nostre coste arrivano segnalazioni di avvistamenti sospetti, di animali pericolosi per l’uomo oppure poco conosciuti.
Così dopo l’allarme per le pulci di mare, avvenuta proprio pochi mesi fa in Italia, ora il nostro Paese si trova ad affrontare un’altra segnalazione simile, di un gruppo di animali avvistati vicino le nostre coste.
Ma di quale specie si tratta? Andiamo a vedere nello specifico che animale è e da dove è partita la segnalazione.
Nuova emergenza dovuta a strani avvistamenti sulle coste italiane. A lanciare l’allarme stavolta, l’Area Marina Protetta di Miramare, che tutela il Golfo di Trieste con le sue acque dal 1986.
Durante un’immersione notturna nella zona di Santa Croce, l’animale è stato avvistato ed è stato subito lanciato l’allarme, perché si trovava proprio vicino la riva. Ma di quale animale stiamo parlando?
Ancora una volta si tratta di meduse, e in questo caso specifico della Carybdea marsupialis, una specie in realtà di origine atlantica ma sempre più diffusa anche nel Mediterraneo. L’animale è stato avvistato appunto piuttosto vicino alla riva, ed è stato subito attirato dalle torce dei subacquaei.
Gli esperti dell’Area Marina hanno avvistato almeno una ventina di esemplari di questo animale, lanciando così l’allarme in tutto il Paese e dando alcuni consigli su come comportarsi se ci si trova davanti a questo animale.
Secondo gli esperti, le meduse sono state attirate dalla luce delle torce; un comportamento tipico per questa specie, che tende ad avvicinarsi alle coste durante la notte.
Come abbiamo detto, la Carybdea marsupialis è una specie di origine atlantica, ma è meno pericolosa di specie tropicali come ad esempio la Chironex fleckeri, che può seriamente mettere in pericolo la vita dell’intossicato.
La Carybdea marsupialis in realtà, ha un veleno termoregolabile, in che significa che l’azione di questo veleno diminuisce e poi scompare con l’esposizione a fonti di calore come acqua bollente o sabbia calda.
Si tratta di una medusa dotata di un’ombrella cubica di circa quattro centimetri e di tentacoli molto urticanti, lunghi circa dieci volte il loro corpo. Se si entra in contatto con questo animale quindi, le ustioni non sono gravi, ma comunque permangono per alcune settimane.
A tal proposito, l’Area Marina Protetta di Miramare ha cercato di fornire informazioni su questo esemplare, allertando tutto il territorio nazionale; ha poi consigliato di evitare, per il momento, i bagni notturni, visto che queste meduse si avvicinano alla costa proprio durante le ore notturne.
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