Un nuovo aeroporto inaugurato da poco, per un solo sito turistico. Sapete dove si trova? Oggi lo scopriamo insieme.
Tra i luoghi decisamente più frequentati al mondo, gli aeroporti sono luoghi molto affascinanti. Che sia per vacanza o per lavoro, ognuno di noi è abituato a frequentarli, con frequenze naturalmente diverse. Oggi vi raccontiamo l’apertura di un nuovo sito per una zona turistica ben precisa. Immaginate dove si potrebbe trovare?
Di recente apertura, precisamente lo scorso 16 ottobre, un nuovo aeroporto è stato inaugurato nientemeno che in Cambogia. Precisamente ci troviamo a Siem Reap. La conoscerete senza dubbio come base da dove raggiungere in viaggio alcuni dei più suggestivi templi Khmer, ma soprattutto il celebre sito di Angor Wat.
Un aeroporto che pare accolga 7 milioni di passeggeri l’anno, ma si punta a sfondare in futuro la cifra di 12 milioni. Una struttura questa, nata con l’esigenza di dover sostituire il vecchio aeroporto. Il motivo è presto detto: si trovava troppo vicino ai templi. Dunque una doppia volontà, accogliere più turisti e nel contempo proteggere un sito che fa parte oltre che delle meraviglie del mondo, anche dei Patrimoni dell’Umanità UNESCO.
Lo scalo, chiamato Siem Reap Angor, durante la sua prima giornata, ha visto transitare 17 voli della compagnia Bangkok Airways. Esattamente si estende su un’area enorme di 700 ettari, dispone di una pista di 3,6 chilometri, dita 40 chilometri dai templi e pare sia costato un miliardo.
I lavori per la realizzazione sono iniziati nel 2020 e andati avanti spediti nonostante la pandemia. La necessità di fare presto è stata dettata da alcuni studi che rilevavano delle vibrazioni sul suolo molto frequenti e che rischiavano dunque di mettere a repentaglio la corretta conservazione dei templi, che ricordiamo, risalgono addirittura al 1100.
Angor Wat è infatti un sito archeologico tra i più importanti non solo in Cambogia, ma nel resto del mondo. Il più rappresentativo dell’arte cambogiana. Il suo simbolo è il tempio della città, voluto da Suryavarman II. Uno dei più pregevoli esempi della cultura Khmer, e il più rappresentativo della cultura induista. Oltre che quello meglio conservato.
Tornando all’aeroporto, l’esigenza di lavori veloci deriva anche dalla crescita del turismo. Pare che prima della pandemia questa zona venisse frequentata da circa 2,7 milioni di turisti. Ora, con il parziale ritorno alla normalità dopo le restrizioni, pare che possa addirittura eguagliare Cina ed India in quanto a flusso. In futuro pare che verrà realizzato un nuovo scalo, grazie a dei fondi provenienti da Pechino. Si estenderà su 2600 ettari, si chiamerà Techo International Airport e si troverà nella capitale Pnomh Penh nel 2024.
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