In una fortezza è emersa una iscrizione risalente a 1.100 anni e si tratta di una scoperta molto importante. Ecco il motivo.
In tutto il mondo ci sono dei posti dove vengono effettuati degli scavi e si trovano dei reperti importantissimi.
Molti di questi sono stati dichiarati unici nel loro genere in quanto hanno contribuito all’arricchimento della storia di una civiltà, di un popolo o di un’invenzione.
Nel mondo ci sono tanti popoli e ognuno di essi ha un modo di vivere che è diverso da quello degli altri.
Così come ci sono tradizioni enogastronomiche, culture, modi di vestire e religioni diverse, ci sono anche differenti lingue e sistemi di scrittura.
Noi utilizziamo le lettere che fanno parte del sistema di scrittura dell’alfabeto latino che si basa sulla scrittura alfabetica che fa parte del mondo occidentale.
In altre parti del mondo, la scrittura è ben diversa, coma ad esempio in Cina, dove si usa la sinografia o il Giappone dove si usano quattro sistemi grafici diversi.
Basti pensare che molti anni fa, gli egiziani usavano i geroglifici come sistema di scrittura e per molti anni sono stati incompresi.
Solo nel 1824, Jean-François Champollion li tradusse per la prima volta grazie al ritrovamento della Stele di Rosetta da parte di Napoleone Bonaparte.
In una rovina in Bulgaria, è stata fatta una scoperta che potrebbe essere molto importante per la scrittura cirillica.
Tra le rovine di una fortezza è stata trovata un’iscrizione di 1.100 anni fa su un pettorale ritrovato in questo luogo.
Secondo gli esperti, si potrebbe trattare di uno dei primi esempi di testi scritti in cirillico che sia stato mai ritrovato.
“Il testo è stato scritto su una lastra di piombo indossata sul petto per proteggere chi lo indossava dai guai e dal male”
Queste le parole di Ivalio Kanev, archeologo del Museo nazionale bulgaro incaricato di guidare la squadra squadra di lavori degli scavi nella fortezza, al confine tra la Grecia e la Bulgaria.
“Non si sa chi fossero i supplicanti Pavel e Dimitar, ma molto probabilmente Dimitar ha partecipato alla guarnigione, si è stabilito nella fortezza ed era un parente di Pavel”
Secondo gli esperti, l’iscrizione risale ai tempi dello zar Simeone I, conosciuto con il nome di Simeone il Grande.
Durante questo periodo che va dal 893 d.C. e il 927 d.C., l’impero si espanse per via delle campagne contro i bizantini.
Questa iscrizione può rivelarsi essere la più importante per la scrittura cirillica. In quanto potrebbe risalire ad un periodo che va tra il 916 e 927 d.C.
Prima di adesso, il più antico testo cirillico risaliva al 921 d.C. e pertanto se questa iscrizione risale a qualche anno prima, diventa il primo documento ufficiale di questo sistema di scrittura.
Un ricercatore, entusiasta della scoperta, invita però a mantenere la calma e ad aspettare a festeggiare in quanto prima di essere dichiarato come il primo testo in cirillico, è opportuno fare le giuste ricerche e approfondimenti.
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