Ci sono località in Italia che sono veri e propri Paradisi terrestri. Alcuni sono poco noti, se non dagli abitanti che hanno la fortuna di godere a pieno della ricchezza del territorio in cui vivono. Uno tra questi è situato in Sicilia, ma in pochi ne conoscono l’esistenza.
Un posto fantastico, caratterizzato dal mare cristallino e un paesaggio circostante che toglie il respiro situato nel Comune di Palermo. Un luogo nel quale perdersi per la bellezza che offre ai suoi visitatori e la singolarità dell’ambiente circostante.
Tra i comuni di Trappeto e Terrasini si trova una insenatura, denominata la Baia di San Cataldo, che ancor prima di essere conosciuta per il suo pregio naturalistico è nota per la sua storia, essendo nota per lo sbarco della flotta angioina nel 1314. Segni che si trovano chiari anche nella parte più alta dove è situato un bunker della seconda guerra mondiale.
Storia a parte, però, ci si trova di fronte a una scalinata a strapiombo sul mare che conducono a quella che viene conosciuta dai siciliani come ‘a rutta ri palummi’, la Grotta delle Colombe, una caletta di origine vulcanica stupenda su un mare cristallino e un panorama mozzafiato, oltre a una chiesetta normanna, caratterizzata da cripta e resti di una fornace nella quale si produceva la ceramica, che contribuisce a regalare a quest’area un ambiente da sogno.
La spiaggetta si estende fino alla foce del fiume Nocella e ai ruderi della Torre di San Cataldo, ma per raggiungerla occorre affrontare un percorso impervio e scendere la ripida scalinata che è stata realizzata a strapiombo sul mare sulla scogliera, divenuta famosa anche come struttura architettonica. Tutti gli elementi che compongono questo scorcio contribuiscono a rendere questo sito unico e invitante. Una destinazione nella quale godere delle bellezze della natura, regalando alla vista uno spettacolo stupendo per il perfetto connubio tra colori del mare e della vegetazione, rocce, scalinata e baia.
Per raggiungerla bisogna prendere la Strada statale 113 per poi imboccare un viottolo sterrato verso la contrada San Cataldo. È necessario percorrere qualche centinaio di metri per poi essere costretti a lasciare l’auto in sosta e proseguire a piedi in un percorso che prevede l’attraversamento di un tratto di spiaggia e anche la necessità di arrampicarsi tra le rocce. Un itinerario non proprio agevole, seppure al termine del cammino lo spettacolo sarà la giusta ricompensa per lo sforzo affrontato.
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