In Inghilterra sono state scoperte le tracce di fossili della foresta più antica del mondo che risale a 390 milioni di anni fa.
In Inghilterra alcuni ricercatori hanno fatto una scoperta davvero eccezionale. Hanno trovato le tracce di fossili della foresta più antica del mondo e che risale a ben 390 milioni di anni fa. Una scoperta scientifica molto importante che permette di comprendere meglio l’evoluzione degli ecosistemi terrestri.
Questi fossili sono stati ritrovati nella zona sud ovest dell’inghilterra. Si tratta di un gruppo di alberi fossilizzati che risalgono a 390 milioni di anni fa. Gli alberi fossilizzati si trovano all’interno della formazione di arenaria dell’Impiccato di Somerset a Devon.
Questa è una zona di grande fascino che mostra paesi dalla storia antica e avvolti da misteriose leggende. Il territorio è, per lo più, pianeggiante attraversato da diversi fiumi, sorgenti sacre, siti pagani, grotte e castelli. La Contea di Somerset si affaccia su una parte di costa.
Le maree che si vengono a creare in questa parte dell’Inghilterra sono tra le più alte al mondo. Raggiungono, infatti, i 12 metri di altezza. E, sulla costa, si affacciano diversi villaggi visitati da molti turisti durante l’anno, come Burnham-on-Sea e Weston-super-Mare.
Ed è proprio in questi luoghi avvolti da storie millenarie il ritrovamneto dei fossili. Questi risalgono al devoniano medio, al periodo, cioè, che va dai 393 ai 383 milioni di anni fa. Le ricerche iniziali facevano supporre al ritrovamento di alcuni rari fossili di piante.
Le ricerche ulteriori hanno poi portato alla luce molti fossili tra cui alberi in posizione eretta e un gruppo di piante simili a felci ed equiseti ormai estinti, i cladoxylopsidi. Questa particolare specie poteva raggiungere un’altezza dai 2 ai 4 metri ed indicano che la foresta in questione non era molto alta, ma molto antica.
I ricercatori hanno, inoltre, individuato alcune rocce che contengono alberi in crescita uno vicino all’altro ed hanno fornito così la prova di una foresta preistorica. I fossili rinvenuti non riguardavano soltanto piante, ma anche animali.
Questo ritrovamento è molto importante perché porta nuove informazioni sull’impatto che le prime foreste hanno avuto sull’ambiente circostante. Gli alberi cladoxylopsidi hanno giocato un ruolo fondamentale come agenti biogeomorfici.
Hanno, cioè, influenzato la distribuzione delle foreste, la modifica del paesaggio, la dispersione di detriti vegetali e la resilienza del terreno contro eventi avversi. Secondo i ricercatori, infatti, 390 milioni di anni fa iniziarono alcuni cambiamenti guidati proprio dagli alberi.
Se si pensa che l’albero vivente, fino ad ora conosciuto, più antico ha soltanto 5.400 anni, posto vicino ai fossili ritrovati, è piuttosto giovane. Fu l’inizio di una trasformazione che avrebbe cambiato gli ambienti terrestri non marini. I dettagli dello studio sono pubblicati sul Journal of the Geological Society.
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