Un relitto ritrovato dopo 150 anni. Un mistero che ancora oggi affascina esperti e meri appassionati. Vediamo insieme la sua storia.
Quello dei naufragi delle navi è un tema che affascina non solo gli studiosi, ma anche molti di noi. Oltre la leggendaria vicenda del Titanic, la storia dell’umanità è costellata di naufragi importanti sin da epoche antiche. Oggi vi raccontiamo una vicenda davvero particolare.
Uno dei naufragi più importanti ed antichi della storia è senza dubbio quello di Anticitera. Il relitto omonimo, è quanto rimasto di un naufragio che si pensa sia avvenuto nel secondo quarto del secolo I a.C. A scoprirne i resti un gruppo di pescatori di spugne nel 1900, per poi recuperarne negli anni diversi reperti archeologici.
Tra questi la celebre Macchina di Anticitera, che ancora oggi manca di alcuni pezzi che gli archeologi sperano sempre di recuperare. La datazione corretta del relitto è ancora oggi molto difficile. Diciamo che in base ad alcune opere recuperate si pensa possa risalire ad un periodo tra il IV secolo a.C. ed il I secolo a.C.
Negli anni però a far parlare molto di sé è stato il recupero di un relitto ritrovato dopo 150 nelle coste del Canada, una antica nave mercantile di nome Investigator, dalla storia assai curiosa. Un percorso davvero travagliato il suo, che inizia nel 1848 per le operazioni di ricerca della spedizione di Sir John Franklin, che era partita alla ricerca del famoso Passaggio a Nord Ovest.
La Investigator dunque salpò nel 1848 dalle coste inglesi, capitanata da Robert McClure. La nave riuscì effettivamente a completare la scoperta del Passaggio a Nord Ovest nelle acque polari del Canada, ma rimase purtroppo incagliata nel ghiaccio prima di arrivare al Mare di Beaufort.
In questo modo l’equipaggio dovette trascorrere l’inverno bloccato nello stretto del principe di Galles. In estate McClure riuscì a ripartire, ma rimase di nuovo incagliato nel ghiaccio, costringendo l’intero equipaggio ad abbandonare la nave e creare un accampamento fino al 1853, quando a salvarli arrivò finalmente la nave Resolute.
Nel frattempo però la Investigator era ormai colata a picco a ben undici metri di profondità. Nonostante il tempo trascorso però si è conservata in ottime condizioni, probabilmente grazie al gelo che ne ha impedito il deterioramento. Gli archeologi intervenuti trovarono anche le impronte congelate dei marinai, ed anche le sepolture di alcuni di loro, più i resti di un vicino relitto sconosciuto. Ancora oggi ci si chiede cosa altro si possa nascondere a quelle profondità.
In questi giorni inoltre il Canada è ancora al centro della scena, perché è emerso un relitto nelle coste di Terranova. Sembra essere una nave secolare, notata per prima da uno dei residenti. Questa zona è in realtà ricca di relitti ed in molti credono possa trattarsi dei resti di una imbarcazione del XIX secolo. Pare infatti che potrebbe essere un galeone del 1800, lungo 24 metri.
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