Questo Parco Nazionale è il secondo più visitato della Penisola Iberica. Oggi è Patrimonio dell’Umanità e Riserva della Biosfera dell’Unesco. Ecco di che Parco si tratta.
Tra le regioni autonome della Cantabria, del Principato delle Asturie e della Castilla y Leòn, si trova uno dei Parchi Nazionali più belli d’Europa per quanto riguarda l’escursionismo in natura.
In quest’angolo selvaggio della Penisola Iberica, tra le vette spettacolari della cordigliera Cantabrica, infatti, è custodito il paradiso per tutti coloro che amano il trekking e le escursioni in montagna.
Il Parco Nazionale Picos de Europa nasce nel 1918 e da allora è l’area naturale più visitata del Paese dopo quella del Monte Teide di Tenerife, alle Canarie.
Un nome storico legato alla nascita del Parco è di sicuro quello di Pedro Josè Pidal, marchese di Villaviciosa, il quale nel 1904 decise, insieme all’amico Gregorio Perez Demaria, di scalare il cosiddetto Pico Urriellu e arrivare alla sua vetta, a 2509 metri sul livello del mare.
Il Parco deve il suo nome all’appellativo con il quale probabilmente i primi pellegrini, che qui giungevano dall’Europa Centrale per percorrere il Cammino di Santiago, avrebbero chiamato queste vette. Tuttavia non esiste ad oggi una teoria accertata al 100%.
Oggi il Parco dei Picos, con i suoi oltre 67 mila ettari di territorio, ricopre ben tre regioni e ospita tre dei massicci più alti di questa Riserva della Biosfera Unesco (istituita nel 1995). I tre monti sono:
Le sue bellezze naturali straordinarie sono il frutto di più di 300 milioni di anni e glaciazioni che nel corso del tempo hanno modellato alla perfezione questo incredibile scenario montuoso caratterizzato da fiumi, prati e vallate straordinarie.
Qui, tra le foreste e i boschi trovano riparo il lupo iberico, l’orso bruno e il bellissimo gallo cedrone. Pure la fauna è molto variegata, grazie anche alla vicinanza con il mare (solo 20 chilometri). Ma i Picos non sono solo natura e paesaggi da ammirare passivamente.
Il Parco offre più di 30 sentieri escursionistici di diversa difficoltà per tutti coloro che vogliono avventurarsi alla scoperta delle sue meraviglie. In totale ci sono ben 900 chilometri di percorsi perfettamente segnalati, da intraprendere sia a piedi sia in mountain bike.
Tra le escursioni più amate c’è quella verso i laghi di Covadogna, chiamati Enol ed Ercina. Si tratta di due specchi d’acqua di origine glaciale situati a circa 1000 metri di altitudine. In questa zona si trova poi anche il Santuario e la sua grotta, oggi meta di pellegrinaggio spirituale e religioso.
Anche la Ruta del Cares è uno dei sentieri parecchio battuti. Il suo percorso, lungo circa 20 chilometri, porta da Caìn a Poncebos e attraversa paesaggi naturali affascinanti quali il canyon del Rio Cares, grotte e tunnel.
Oltre ai faticosi sentieri, adatti per le gambe più allenate, esiste un altro modo per ammirare gli scenari montuosi dei Picos. All’interno del Parco si trova infatti la funivia di Fuente Dè grazie alla quale si può raggiungere in meno di 5 minuti quota 1823 metri.
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