C’è un posto che andrebbe assolutamente inserito nella bucket list di quelli da visitare assolutamente. Il paradiso da vedere una volta nella vita è un luogo magico. Ecco dove si trova.
Chi ha avuto modo di visitarlo lo definisce senza esitazioni un vero paradiso terrestre, un luogo dove la natura selvaggia e la cultura si fondono in un’esperienza unica ed incantevole. Un’isola remota e lontana dalle rotte turistiche più frequentate.
Questo la rende un luogo ideale per coloro che cercano tranquillità, privacy e un’esperienza lontana dal trambusto della vita moderna. Sapete di quale destinazione stiamo parlando?
L’isola che vi raccontiamo oggi è caratterizzata da una natura incontaminata e paesaggi spettacolari. Le spiagge di sabbia bianca, le acque cristalline della laguna qui la fanno da padrone creando, un quadro idilliaco. Circondata da una splendida barriera corallina che ospita una varietà incredibile di esemplari marini, rendendola perfetta per lo snorkeling e le immersioni.
Parliamo di Raivavae, quella che in molti definiscono un’alternativa a Bora Bora. Un’isola che fa parte dell’arcipelago delle Isole Australi della Polinesia Francese. Si trova nell’oceano Pacifico, a circa 740 chilometri a sud-est di Tahiti. A renderla così speciale senza dubbio il fatto di essere una delle isole più remote e meno visitate della Polinesia Francese, pur offrendo paesaggi mozzafiato e un’atmosfera autentica.
Il toponimo deriva da due termini della lingua tahitiana: uno è ra’i che letteralmente significa “cielo”, l’altro è e vavae che invece tradotto significa “libera il sentiero”. Un nome che assume certamente un significato molto suggestivo durante la visita, grazie all’incredibile visuale complessiva del suo aspetto naturale più selvaggio.
Territorialmente si compone di due massicci montuosi. Uno è il monte Hiro che è la cima più alta, con i suoi 437 metri di altezza e si trova nella parte orientale. C’è poi il monte Taraia che ne misura 309 e si trova invece nella zona meridionale.
La celebre barriera corallina che la circonda presenta tre punti di apertura a sud e a nord. Uno è il Passe Teahoa, gli altri due Passe Teavarua e Passe Teruapupuhi.
La scoperta di Raivavae si deve a Tomàas Gayangos, un navigatore spagnolo, nel 1775. Si tratta di un territorio molto interessante anche da un punto di vista archeologico. Negli anni sono stati rintracciati diversi templi polinesiani. E poi anche i tiki, antiche statue che si trovano nel Museo Gaugain a Thaiti.
L’isola di Raivavae è davvero un piccolo gioiello. Piccola anche di dimensioni, con una superficie di 17 chilometri quadrati. La sua peculiarità è rappresentata anche da una una laguna circondata da motu, ovvero delle isole sabbiose di piccole dimensioni. E naturalmente da una serie di colline verdi.
I motu offrono ai visitatori spiagge di sabbia bianca e sono ideali per rilassarsi e godersi il sole. Piccole dimensioni e altrettanto ristretta popolazione, che si attesta su 900 abitanti e la maggior parte di essi parla il dialetto locale, una variante del polinesiano.
Sono tutti principalmente di origine polinesiana e mantengono ancora vive le tradizioni e la cultura del loro popolo. Chiunque si sia recato qui in vacanza, concorda nel ritenerli molto accoglienti ed ospitali, inclusivi con i turisti nel lasciargli scoprire le più antiche tradizioni culturali. Una di queste certamente il festival annuale “Heiva”. Una manifestazione davvero molto sentita, contraddistinta da gare di danza, canti e sport tradizionali.
Esplorare Raivavae, è semplicissimo. Si possono noleggiare in loco delle biciclette o utilizzare le tradizionali piroghe polinesiane. Gli amanti delle passeggiate saranno lieti di trovare diversi sentieri escursionistici che permettono di avere così una visione completa delle sue bellezze naturali, in particolar modo le formazioni rocciose spettacolari.
Come raggiungere Raivavae? Si trova qui un piccolo aeroporto di scalo di recente istituzione: 2002. Dunque per i turisti è molto semplice arrivare con voli regolari di appena due ore, direttamente da Tahiti, Tubuai e Rurutu.
Il paradiso da vedere una volta nella vita è spesso visitato in abbinamento con l’esplorazione delle Isole Australi, a 600 chilometri a sud di Tahiti. Ben 7 isole, solo 5 abitate e 4 raggiungibili in aereo. Anche qui la natura è ipnotica. Ed anche loro sono sede di diversi siti archeologici, ricchissimi di testimonianze di insediamenti pre europei e di pratiche religiose.
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