Alla scoperta del Palazzo dei Papi ad Avignone: ecco cosa vedere nel più grande complesso gotico del mondo.
La Provenza è notoriamente il teatro di bellezze naturali tali da mozzare il fiato. La regione confinante con l’Italia, però, è nota soprattutto per il fatto di ospitare al suo interno una delle meraviglie architettoniche più importanti a livello continentale. Stiamo parlando del Palazzo dei Papi di Avignone, proclamato patrimonio UNESCO sin dal 1995.
Il centro storico di Avignone ospita un vero e proprio capitolo di storia, al suo interno. Stiamo parlando del Palazzo dei Papi, il più grande edificio gotico del globo. Una vera e propria testimonianza della potenza non solo spirituale della Chiesa cattolica nel corso dei secoli. La sua costruzione iniziò nel 1335, su impulso di Benedetto XI, il cui operato fu proseguito da Clemente VI.
Concluso in meno di due decenni, l’edificio fu quindi scelto come nuova sede del papato, quando questi decise di allontanarsi temporaneamente da Roma. Una sede non solo molto estesa, circa 15mila metri quadrati di superficie, ma anche arredata in maniera tale da far risaltare al meglio i suoi interni, sino a farne un vero e proprio capolavoro monumentale di cui è impossibile quantificare il reale valore.
Ogni anno ammontano a circa 500mila i visitatori che decidono di farvi una puntata, tanto da farne una delle 10 mete turistiche più frequentate della Francia. Chi arriva in loco può del resto visitare ben 25 sale arredate in maniera sfarzosa, cui vanno ad aggiungersi i meravigliosi giardini pontifici. Chi non vuole mancare un approfondimento a base di tecnologia, può comunque aggiungere ai tanti percorsi possibili un vero e proprio tour virtuale in 3D e realtà aumentata. A renderlo altamente suggestivo è proprio la narrazione dei mutamenti intervenuti al suo interno nel corso dei secoli trascorsi dalla sua costruzione.
Oltre al Palazzo dei Papi, Avignone offre altre attrattive di grande valore, tutte legate alla sua funzione di vero e proprio centro della cristianità. A partire dal suo centro storico, tale da assumere dal punto di vista scenografico le sembianze di un vero e proprio libro di storia. A renderlo possibile la presenza di fortificazioni medievali in pietra perfettamente conservate.
Non meno suggestivo è poi il Ponte di St. Benézet, intitolato ad un pastore che in base alla leggenda convinse le autorità ecclesiastiche a costruirlo sospeso sul Rodano, delle cui 22 arcate ne sono rimaste soltanto 4, dopo le furiose piene del 1644 e del 1669. Considerato un vero e proprio capolavoro dell’ingegneria è stato anch’esso proclamato patrimonio mondiale dell’Umanità da parte dell’UNESCO.
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