Stando ai rapporti della Banca Mondiale, esiste un paese che da 60 anni è il più povero del mondo. Continua a leggere per scoprire di quale paese si tratta.
Il paese più povero del mondo è anche il più infelice. Anche se si lavorasse giorno e notte, si guadagnerebbero soltanto 15 euro al mese.
Stando ai rapporti di analisi della Banca Mondiale ma anche di altre istituzioni, da circa 62 anni, il paese più povero del mondo è il Burundi che si trova in Africa. Il Burundi è un paese in cui una persona su tre, si pensa sia disoccupata. Anche se si lavorasse giorno e notte, il reddito medio sarebbe di 15 euro mensili, con cui si dovrebbe sfamare anche la propria famiglia, composta come minimo da otto persone.
La superficie dove sorge il Burundi è di 27834 chilometri quadrati e anche se si coltiva molto, è un’area prevalentemente montuosa. Non tutti i cittadini, dunque, riescono a sfamarsi. Circa l’85% del paese è composto da zone rurali in cui si coltiva, prevalentemente, riso. Il 90% delle persone occupate lavorano nell’agricoltura. Si coltivano anche patate e fagioli.
Colpisce anche scoprire che, il 65% della popolazione del paese non supera i 25 anni d’età. Stando a dei dati pubblicati dall’Onu circa dieci anni fa, l’aspettativa di vita in Burundi era di 45 anni.
In Burundi ci sono molte persone che attendono che piova per potersi lavare. Le case sono composte, solitamente, da una sola stanza che i figli condividono con i genitori. Le famiglie sono molto numerose. Un paese che è anche il più densamente popolato dell’Africa, con 451 persone per chilometro quadrato. Un luogo dove una persona su 20 muore per malnutrizione o per fame.
1 dollaro americano equivale a 2000 franchi burundesi. Tuttavia, è quasi impossibile comprare dollari a questo prezzo, a meno che non ci si rivolga al mercato nero. La loro moneta più preziosa, quella da 10000 franchi, vale circa 3 dollari.
Dato lo scarso avanzamento tecnologico (basti pensare che gli smartphone non sono ancora arrivati) alcuni lavori svolti attualmente ovunque nel mondo, in Burundi non sono arrivati. Chi possiede una bicicletta viene considerato un professionista poiché trasporta merce da una parte all’altra. Tuttavia, il guadagno è di circa 0,90 centesimi al giorno, per pedalare nove ore a piedi nudi, in strade prevalentemente sterrate (soltanto il 14% è asfaltata).
L’accattonaggio è una pratica molto diffusa, soprattutto se si vede uno straniero. A ciò si aggiunge una turbolenza politica che regna sovrana in ogni angolo del paese.
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