Il mare più inquinato d’Italia sarebbe proprio questo: la recente classifica

Allarme per la stagione estiva 2024, il mare più inquinato d’Italia… La recente classifica vede al primo posto proprio questa località. 

Mare più inquinato
Mare più inquinato (viaggi.nanopress.it)

Un recente monitoraggio delle acque costiere italiane ha messo in luce un problema sempre crescente, ovvero quello dell’inquinamento marino.

Diverse regioni sono costrette ad imporre divieti di balneazione proprio a causa dell’inquinamento. Fra le zone più colpite figurano anche alcune delle mete turistiche più ambite dell’estate, in particolar modo per il 2024.

La stagione balneare 2024 si apre quindi con un vero e proprio allarme rosso per svariate mete, fra le più rinomate località turistiche italiane.

È indispensabile che ci sia impegno collettivo per affrontare e per risolvere al più presto il problema dell’inquinamento marino.

È necessario garantire un futuro sostenibile per le nostre coste e soprattutto per le generazioni future che abiteranno il mondo.

I divieti di balneazione sono sinonimo di una preoccupante visione della realtà ambientale che purtroppo al giorno d’oggi richiede azioni immediate.

La qualità delle acque marine italiane è il netto declino e sta mettendo a rischio non soltanto l’ecosistema, ma anche l’industria turistica e la salute pubblica.

Le autorità locali, ma anche nazionali, sono già chiamate ad intensificare i propri sforzi per migliorare quelle che sono le infrastrutture e per gestire le acque reflue e per attuare delle politiche più efficaci per la prevenzione dell’inquinamento.

La classifica del 2024, il mare più inquinato l’Italia

In Toscana, l’ARPAT ha segnato un aumento significativo delle contaminazioni delle acque. Tale fenomeno è attribuito in gran parte ai cambiamenti climatici, che hanno influenzato negativamente i sistemi fognari e le precipitazioni.

Messina
Messina (viaggi.nanopress.it)

L’incremento delle piogge e l’inadeguatezza di svariate infrastrutture di scarico sembrano contribuire alla dispersione degli agenti inquinanti nelle acque marine.

La città di Messina invece ha emesso un’ordinanza sindacale che vieta la balneazione in svariati tratti della costa, a causa dei livelli preoccupanti degli inquinanti chimici e biologici rilevati.

L’attenzione è rivolta in particolar modo alla tutela della salute pubblica, dato l’alto rischio associato a queste contaminazioni.

Anche a Genova la situazione è particolarmente critica. Quattro spiagge sono già state chiuse per la presenza di batteri nocivi che possono causare infezioni cutanee oppure problemi gastrointestinali. Le autorità locali stanno lavorando per cercare di identificare le cause e per risolvere quindi al più presto il problema.

In Campania le analisi condotte dall’ARPAC hanno invece evidenziato valori fuori dalla norma per enterococchi intestinali e Escherichia coli all’interno delle acque di Capaccio ed Eboli.

Campania
Campania (viaggi.nanopress.it)

Le spiagge interessate sono state quindi chiuse, provvedimento che riflette la gravità della situazione. L’agenzia ambientale regionale ha sottolineato l’urgenza di interventi mirati proprio a ripristinare la qualità delle acque.

Impostazioni privacy