Vivace, conturbante e millenaria, Marrakech saprà stupirvi e incantarvi.
Essendo una città in crescita e vivace dal punto di vista economico, Marrakech ha luoghi speciali per ogni occasione, come il “Palais des Congres2 e lo splendido Teatro Reale. Godetevi Marrakech di notte scoprendo i tanti locali a tema, i ritrovi alla moda e le serate tradizionali che rispecchiano la parte vivace della città.
I Giardini Majorelle, che si estendono su una superficie di 9.000 m², sono uno dei giardini più incantevoli e misteriosi del Marocco. Creati nel corso di quarant’anni, sono circondati da mura esterne e costituiti da un labirinto di vicoli che si incrociano su diversi livelli, intramezzati da edifici dai colori vivaci che fondono influenze Art Déco e moresche. Il pittore francese Jacques Majorelle concepì questo ampio e rigoglioso giardino come un santuario e un “laboratorio” botanico. Nel 1922 iniziò a riempirlo infatti con esemplari botanici esotici, provenienti dagli angoli più remoti del mondo. Nel 1980, Yves Saint Laurent e Pierre Bergé, arrivati per la prima volta in Marocco nel 1966, acquistarono il Jardin Majorelle per salvarlo dalla distruzione per mano dei costruttori alberghieri.
Per la maggior parte dei marocchini l’hammam è più di una giornata alle terme: è piuttostoo un evento sociale, radicato nella tradizione delle abluzioni purificatrici islamiche. Generalmente l’hammam si trova nelle città marocchine accanto a una panetteria, in modo che i due luoghi possano risparmiare energia condividendo il calore.
Negli hammam tradizionali troverai bagni turchi e piscine per grandi gruppi, spesso realizzati in marmo o pietra. Negli hammam pubblici, come Hammam Dar el-Bacha, uno dei più grandi di Marrakech, ti consigliamo di acquistare il sapone nero e un guanto in loco per concederti un’esperienza autentica, mentre ti dedichi alla cura della tua persona.
Nel cuore del Marocco si nasconde un tesoro che affascina i viaggiatori con le sue oasi lussureggianti, i paesaggi desertici e gli antichi villaggi. La Valle del Draa, spesso chiamata la “Valle delle Kasbah”, è un mondo a sé stante che attende di essere esplorato.
La Valle del Draa è una testimonianza dell’arte della natura e dell’eredità storica dell’uomo. Si snoda lungo il fiume Draa, collegando le affollate strade di Marrakech al tranquillo deserto del Sahara, passando attraverso l’affascinante città di Zagora e le aspre montagne dell’Alto Atlante.
Volubilis, capitale della Mauritania, fu fondata nel III secolo a.C. e da allora è diventata un importante avamposto dell’Impero Romano, per poi essere abbellita da numerosi edifici di pregio. Sono numerosi i resti dell’’antica città di Volubilis nel sito archeologico, che combacia con una zona agricola molto fertile dal punto di vista agricolo.
Dall’XI secolo Aït Benhaddou è considerato un sito patrimonio mondiale dell’Unesco. Da non perdere durante il vostro itinerari il passo montano di Tizi n’Tichka, il più alto del Marocco con i suoi 2.260 metri.
Il forte di Aït Benhaddou è costituito principalmente da abitazioni residenziali circondate da mura difensive, torri angolari e una porta blindata. La sua natura fortificata è talmente pittoresca da essere stata protagonista inoltre di molte pellicole, come Il Gladiatore, Lawrence d’Arabia, La Mummia e Il Trono di Spade.
Fondata nel 1070–72 dagli Almoravidi, la Medina di Marrakech rimase a lungo un centro della vita politica, economica e culturale del Morocco. La sua influenza fu tale che si estese anche con influenze in tutto il mondo musulmano occidentale, dal Nord Africa all’Andalusia. Sono diversi i monumenti imponenti risalenti a quel periodo come la Moschea Koutoubiya, la Kasbah, i bastioni, le porte monumentali, i giardini, ecc. I gioielli architettonici successivi includono il Palazzo Bandiâ, la Madrasa Ben Youssef, le Tombe Saadiane, diverse grandi residenze e Place Jamaâ El Fna, un vero teatro all’aperto.
Chefchaouen, conosciuta anche come la “Città Blu del Marocco”, è diventata nel corso degli anni una destinazione estremamente popolare. Chefchaouen è nella parte più a Nord del Marocco, dove si trovano le montagne del Riff, a circa un’ora dal Mar Mediterraneo. La sua posizione quasi remota rende difficile raggiungerla se non via taxi, autobus o auto a noleggio perché si trova a circa due ore da Tangeri, sede dell’aeroporto internazionale più vicino, e a quattro ore dal secondo più vicino, a Fes.
L’errore che più comunemente si commette quando diciamo che la Medina di Fez è caotica ha a che fare con la mancanza di conoscenza di un qualcosa di più complesso, incapaci di elaborarlo. In realtà la Medina di Fez rivela un disegno così affascinante e infinito, che ogni volta che la visitiamo potremmo svelare un nuovo aspetto di questa gemma marocchina, senza mai svelarla tutta.
Nonostante il fatto che letteralmente medina (in arabo مدينة o madīna) significhi città, la parola è usata in inglese per riferirsi al centro storico delle città islamiche, solitamente con un muro difensivo e una pianta labirintica. Sebbene questi labirinti servano a uno scopo difensivo (rendere difficile l’orientamento degli eventuali invasori), il loro scopo più profondo è quello di porre il singolo musulmano al di sopra di qualsiasi gerarchia terrena. Quindi, questa visione dell’unicità di ogni vita si riflette nel modo in cui scorrono le strade e i vicoli della Medina, in cui le case non sono mai fatte con lo stampino o disposte in semplici linee rette.
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