Il Castello neogotico dalla storia antica, dopo una lunga serie di restauri, oggi ospita un bellissimo Parco Naturalistico da poter visitare.
Il Castello dalla chiara architettura neogotica si trova tra la Val Chisone e la Val Pellice. Dalla sua posizione si può ammirare il Monviso. L’edificio è costituito da una parte nobiliare e da una parte più rustica. Quest’ultima tra la fine del ‘700 e gli inzi dell’800 subì delle trasformazioni che sono quelle che possiamo ammirare oggi.
Fu reso famoso dalla nobile Maria Elisabetta Ferrero della Marmora. Alla fine del XVIII secolo fece aggiungere una torre rotonda ed una serra neogotica. Il giardino all’italiana, grazie al suo intervento, divenne un parco paesaggistico.
Il matrimonio tra Luigi Cacherano di Bricherasio e Teresa Massel, celebrato nel 1866, contribuì a rendere il castello ancora più prezioso. Vennero, infatti, aggiunti, altri ornamenti neogotici e la facciata impreziosita dagli stemmi delle casate nobiliari.
Deceduti anche i figli della copia, il Castello passò in mano ad una Congregazione religiosa e, quindi abbandonato. Il 2007 è l’anno della sua rinascita. Alcuni privati lo acquistarono e lo affidarono ad una Fondazione per la gestione pratica.
Dopo un anno dedicato ai vari restauri, venne riaperto al pubblico nel 2008. Oggi i visitatori possono ammirare le sale abbellite con gli arredi dell’epoca e i soffitti riccamente affrescati. Il tutto testimonia la ricchezza in cui hanno vissuto le famiglie nobiliare dell’epoca.
Il Castello di Miradolo oggi è sede di molti eventi culturali di vario genere, dalle mostre d’arte ai concerti. Le sale, al suo interno, ospitano una collezione d’arte permanente che presenta opere risalenti al Medioevo.
Inoltre, l’edificio è circondato da un Parco di oltre 6 ettari. Presenta una radura centrale in stile inglese, con i contorni delimitati da linee sinuose e le diverse macchie arboree con colori e forme di molte varietà. Presenta anche un sistema di canali che rappresentano perfettamente lo stile romantico.
Gli alberi che accoglie sono centenari, 5 di questi sono monumentali ed è presente un bosco di bambù unico nel suo genere. Oltre ai bellissimi giardini, è possibile esplorare la Serra, un impianto che risale all’800 e che si inserisce perfettamente ed armoniosamente all’interno del parco.
L’attenzione dei rastauri, il ripristino dei materiali originali hanno permesso di restituire ai visitatori un monumento unico ed originale. Un luogo dove accedere per partecipare ai numerosi eventi organizzati, o solo per una visita, permette di fare un viaggio indietro nel tempo.
Annesso alla Corte interna, inoltre, è possibile accedere ad uno spazio rinnovato per fermarsi e concedersi una breve sosta. Durante il fine settimana e in occasione di eventi particolari, un piccolo locale caffetteria offre diverse proposte, dalla colazione fino all’aperitivo.
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