Se siete alla ricerca del posto perfetto da visitare in questo periodo, ecco il luogo che fa per voi. Il borgo da vedere a giugno, si trova in questa bellissima regione.
I ponti dei mesi scorsi sono ormai terminati, ma non la nostra voglia di viaggiare. Soprattutto ora che l’estate è ormai alle porte e con lei torna la voglia di stare all’aria aperta, magari in qualche località di mare.
Lo sappiamo però che nel nostro paese soprattutto in estate, spostarsi diventa difficile per l’incredibile quantità di turisti che si riversano nella nostra bella penisola. C’è un posto però ideale da visitare proprio in questo periodo, quando ancora le sue strade sono tranquille e silenziose. Vediamo insieme dove si trova.
Una splendida città, situata sulla costa settentrionale della Sicilia. È una delle destinazioni turistiche più popolari dell’isola, grazie al suo ricco patrimonio artistico, alle meravigliose spiagge e all’atmosfera affascinante.
Unisce storia, bellezze naturali e un’atmosfera davvero suggestiva. Sia che si sia interessati all’aspetto prettamente culturale, alla sua natura o semplicemente a della sana e spensierata vita da spiaggia, questo è il borgo da vedere a giugno perché ha qualcosa da offrire a tutti i visitatori, per l’incredibile tranquillità che si respira in questo periodo.
Parliamo di Cefalù, un grazioso comune ad appena 70 chilometri da Palermo. A mani basse uno dei più importanti centri balneari dell’intera Sicilia. Proprio per questo motivo ogni anno moltissimi turisti si riversano nelle sue strade e spiagge. Addirittura secondo le stime la popolazione arriva a triplicarsi.
Per la sua incredibile rilevanza artistica e storica, Cefalù appartiene alla prestigiosa lista de i Borghi più belli d’Italia. Inoltre rientra nella rete comuni d’Italia solidali e appartiene anche al Parco delle Madonie.
Chi l’ha visitata concorda nel ritenerla una cittadina che ha più di un’anima. Sicuramente è un borgo medievale. Lo testimonia il suo centro storico che è un vero labirinto di strade acciottolate, antiche abitazioni, un’architettura che mantiene il sapore e le influenze dei diversi popoli che l’hanno attraversata.
È però anche un antico villaggio di pescatori, perfetto per delle belle passeggiate e meta ideale per chi si diletta con la fotografia, grazie ai suoi incredibili tramonti. Simbolo della cittadina è certamente la Rocca. Una grande roccia calcarea che sovrasta la città con i suoi 270 metri. Naturalmente salirvi è d’obbligo per godere di una vista panoramica incredibile sulla città e sul suo mare.
Come dicevamo poc’anzi, Cefalù è una delle mete balneari più gettonate. Merito delle sue incredibili spiagge. Si inizia dal Lido omonimo, cui si accede tramite il centro storico. Lungo un chilometro e mezzo, è piacevole da visitare anche perché da qui si può osservare la lunga fila di abitazioni. Questa è la spiaggia più frequentata da bagnanti di tutte le età. Si può facilmente noleggiare tutto l’occorrente per una bella giornata di mare.
C’è poi l’incredibile distesa della spiaggia di Salinelle. Una maestosa lingua di sabbia di 15 chilometri, contraddistinta da ciottoli e anch’essa attrezzata per ospitare i turisti con l’occorrente da spiaggia. Le correnti che si trovano qui la rendono ideale per chi ama fare surf. Meno adatta a chi viaggia con i bambini, per via dei suoi fondali molto profondi.
Se l’idea è di programmare una visita nei periodi più affollati, la spiaggia di Sant’Ambrogio, è forse una delle più isolate della zona. Si trova però a 6 chilometri da Cefalù e non è molto attrezzato. Meta prediletta da chi ama fare lunghe passeggiate.
Una delle attrazioni principali di Cefalù è la sua bellissima Cattedrale normanna, conosciuta anche come Duomo di Cefalù o col suo nome ufficiale, Basilica Cattedrale della Trasfigurazione. Un edificio imponente risalente al 1311, uno dei migliori esempi di architettura normanna in Sicilia. Davvero bellissimo soprattutto nei suoi esterni, dove si notano due torri gemelle.
La Rocca comunque non è l’unica salita eccezionale del borgo. C’è anche la Salita dei Saraceni, una scalinata incredibile al termine della quale si trovano i resti del Tempio dedicato a Diana. Nella zona di Gibilmanna si trova invece il Santuario omonimo.
Per una immersione nella cultura locale, la tappa è obbligatoria al Museo Mandralisca. Voluto dal barone Enrico di Mandralisca, custodisce 900 reperti storici, come libri, dipinti ed altri oggetti. Tra questi un dipinto di Antonello Da Messina, “Ritratto di ignoto”.
Da un punto di vista prettamente turistico, una visita è possibile al Parco Naturale delle Madonie, celebre per le sue specie faunistiche e botaniche.
Siamo in Sicilia, quindi una menzione va ai suoi prodotti gastronomici assolutamente da provare: diverse specialità di pasticceria, e piatti a base di pesce. Celebri sono le “sarde a “ghiritalieddu” con pangrattato, formaggio grattugiato, prezzemolo, uvetta e pinoli.
Ed anche il baccalà con le patate fatto con la pastella, un piatto della tradizione, a base di patate, acciughe cipolla, olive e pomodoro. Insomma, bellezza, cultura e delizie per il palato.
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