Una destinazione ideale per fuggire dalla frenesia quotidiana, dove la vita scorre più lenta. Ecco il borgo con un paesaggio naturale bellissimo, andiamoci insieme.
Questo è certamente il periodo ideale, prima dell’arrivo dell’afa estiva, per programmare qualche bella gita fuori porta lontano dalle grandi città. Ci sono luoghi che si prestano molto ad una visita di anche solo un giorno, magari in abbinamento con altre graziose località. Il borgo di cui parliamo oggi corrisponde esattamente a questa descrizione. Visitarlo sarà come fare un autentico tuffo nel medioevo, e vi restituirà pace e relax. Soprattutto vi permetterà di organizzare un itinerario nella bella zona che lo circonda.
Un borgo dalle origini antichissime eppure immutato nel tempo. Merito anche dei vincoli urbanistici ed architettonici che dal 1976 pendono sul suo territorio e ne consentono l’esatta antica conservazione. E merito anche dell’Associazione culturale che da oltre 25 anni si occupa della sua cura e della sua promozione nel territorio.
Dove si trova questo borgo con un paesaggio naturale così magico? Si chiama La Scola e si trova nel comune di Grizzana Morandi, più specificamente in località Vimignano. Praticamente appartiene alla zona dei colli bolognesi ed in questa area è considerato tra i borghi medievali meglio conservati.
La sua storia è davvero molto antica, risale forse addirittura al 1200. L’origine del toponimo è da ricercare nella parola Sculcula. In passato era una termine che indicava alcuni distaccamenti militari. Ed effettivamente nel 1235 si segnalava qui la presenza di uno di questi edifici. Sculcula deriva dal latino Sculca, letteralmente “guardia o vedetta”.
Sculca negli anni è mutato dunque in Scola e da sempre rimasto ad indicare il borgo.
Il tempo effettivamente qui sembra cristallizzato e attraversare il borgo è un’esperienza particolare: pace e silenzio. Sono pochissimi gli abitanti, tutti molto anziani. Più affluenza si registra in estate quando le stradine si animano di turisti. Ancora delle abitazioni hanno funzione di seconde case.
Secondo gli storici La Scola venne istituito inizialmente con scopi difensivi, teoria fomentata dal fatto che nel territorio si notano torri anche sulle stesse casine in pietra. Con il passare degli anni evidentemente la destinazione d’uso deve essere mutata, ed attorno sono sorte nuove abitazioni, fino alla creazione di un vero e proprio centro abitato.
A fare la fortuna di questo luogo fu la storica famiglia Parisi. Originari di Prato, si stabilirono a La Scola nel 1300. Noti commercianti di lana grezza, si specializzarono poi nel mestiere legale. Hanno sempre vissuto qui, almeno fino alla scomparsa dell’ultimo membro della famiglia, Irene.
Pregevole è anche l’aspetto naturalistico della zona. Il merito è del particolare microclima che lo contraddistingue, diverso da quello delle zone limitrofe, pertanto durante la visita si osserva un notevole paesaggio naturale, con piante meravigliose, come il leggendario cipresso di 700 anni.
Da quasi 30 anni è L’Associazione Sculca ad occuparsi della conservazione, valorizzazione e promozione del borgo. Un ente che esiste dal 1993, al quale rivolgersi per poter visitare questi luoghi.
La Scola è visitabile tutto l’anno. Non esiste un periodo migliore, ma in molti consigliano di prediligere la primavera o l’autunno. Per organizzare la visita è sufficiente contattare l’Associazione Sculca tramite i contatti riportati sul loro sito web.
Le visite sono guidate e ad offerta libera per sostenere l’incredibile lavoro dei volontari. Quali sono le principali attrazioni che vi conquisteranno?
Si inizia dall’arco di ingresso, che è senza dubbio alcuno la zona prediletta dai visitatori e la più fotografata. C’è poi Casa Parisi. Spicca nel territorio per la pregevole architettura ed utilizzo di mattonelle di evidente provenienza toscana.
Nelle immediate vicinanze si trova anche il leggendario cipresso di 700 anni. Un esemplare così importante e maestoso da essere insignito del titolo di monumento nazionale arboreo. Un vero vanto del borgo, poiché esempio tangibile del clima meraviglioso, favorevole alla crescita e sopravvivenza di diverse specie floreali.
Infine l’oratorio di San Pietro, un edificio religioso che risale 1616. Testimonianze ci raccontano che rappresentava il simbolo della vita quotidiana del borgo.
Nelle immediate vicinanze si trova inoltre un altro gioiello della zona di Grizzana Morandi. Si chiama Rocchetta Mattei ed è un luogo incantevole che sembra arrivare da una fiaba. Un castello che deve il nome al conte Cesare Mattei e fu eretto sulle rovine di una costruzione precedente. Un meraviglioso esempio di stili architettonici diversi che vanno da quello medievale al liberty, fino al moresco. Si trova a 407 metri sul livello del mare ed offre una vista mozzafiato.
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