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I luoghi manzoniani a Lecco sono tutti quei siti, quegli edifici e quei monumenti che hanno ispirato il grande Alessandro Manzoni nel creare l’ambientazione del suo celeberrimo romanzo “I promessi sposi”, e che si trovano tra i quartieri di Lecco e i paesi della sua provincia. Questo affascinante itinerario permette di rivivere le ambientazioni più famose delle avventure di Renzo e Lucia, e si può effettuare sia da soli che con una delle numerose guide specializzate sugli aneddoti e sulle peculiarità di questi luoghi che, se a volte sono esplicitamente citati nell’opera, altre volte hanno solo descrizioni più vaghe e alcuni indizi, che hanno portato gli studiosi a fare diverse ipotesi. Un esempio di questi è costituito dalla casa di Lucia, che per molti si trova nel rione di Olate, presunto luogo natale della protagonista, ma per altri potrebbe invece essere situata nel rione di Acquate; ad Olate si trova anche la Chiesa dei Santi Vitale e Valeria, che con ogni probabilità è il luogo in cui furono celebrate le nozze tra i due protagonisti.
Partendo dalle origini del romanzo, non si può rinunciare ad una visita della Villa Manzoni, la residenza del quartiere di Caleotto nella quale l’autore trascorse la sua infanzia e la sua giovinezza: oggi al suo interno è ospitato l’interessante Museo Manzoniano, nelle cui dieci sale tematiche dedicate a I promessi sposi sono esposte rare ed antiche edizioni del romanzo, e dove si possono inoltre ammirare alcune stanze ancora arredate con il mobilio originale e cimeli di vario tipo appartenenti allo scrittore e alla sua famiglia. Lasciata la Villa Manzoni vi potrete divertire a seguire gli itinerari proposti dai percorsi turistici della città, che portano ai luoghi del romanzo che sono contrassegnati da una targa esterna: nel quartiere di Pescarenico, l’unico esplicitamente citato da Manzoni nell’opera, tra le strette viuzze “[…]abitate la più parte da pescatori, e addobbate qua e là di tramagli e di reti tese ad asciugare”, si trovano le rovine del convento di fra’ Cristoforo, mentre subito fuori dall’agglomerato di casette c’è la foce del fiume Bione, dalla quale Lucia è costretta suo malgrado a partire lasciando i suoi amatissimi monti.
Sul promontorio dello Zucco, che domina Olate, si trova invece il palazzotto di Don Rodrigo: fino al 1938 si poteva scorgere l’edificio del XVI secolo descritto nel romanzo, ma oggi purtroppo qui si trova un edificio razionalista; e proprio da qui parte la strada campestre per Germanedo, lungo la quale si trova la “cappella di via Croce”, teatro dell’appostamento nel quale i bravi intimano a don Abbondio che il matrimonio “non s’ha da fare”. Nel rione di Chiuso si troverebbe la casa del sarto che accolse Lucia dopo la sua fuga, e sempre in questo quartiere avvenne la conversione dell’Innominato il cui castello sarebbe ormai solo un rudere situato vicino all’eremo di San Girolamo, nel non lontano paese di Vercurago, sopra un promontorio che domina il lago. Se siete appassionati de I promessi sposi e volete vedere con i vostri occhi i luoghi, anche se molto cambiati, che ispirarono uno dei più famosi romanzi della letteratura italiana, questo itinerario fa proprio al caso vostro: il nostro consiglio è di recarsi a Lecco durante la bella stagione per godere anche dei favolosi panorami che regala il lago di Lecco, il “ramo del lago di Como” che rientra a pieno titolo tra i laghi più belli d’Italia insieme al Lago Maggiore, al Lago d’Iseo, al Lago Trasimeno e molti altri sparsi per la penisola.
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