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[didascalia fornitore=”Pixaby”]Civita di Bagnoregio, Lazio – Foto Pixaby | evondue[/didascalia]
Arroccati sui monti o distesi placidamente in una vallata, i borghi rappresentano una inconfondibile caratteristica del nostro Paese e sono fra le mete turistiche più apprezzate da visitatori di tutto il mondo. Dalla Toscana all’Abruzzo, passando per Lombardia, Veneto e Umbria: scopriamo quali sono i borghi più belli d’Italia e le caratteristiche che li hanno resi famosi.
Se siete alla ricerca di un luogo magico dove trascorrere le vostre vacanze, un week-end, oppure una semplice fuga dalla città, siete nel posto giusto! Abbiamo per voi una raccolta di 40 borghi fra i più belli d’Italia. Si tratta di piccoli paesi dove il tempo sembra si sia fermato e dove il contrasto fra meraviglie naturali e bellezze architettoniche lascia senza fiato.
Sparsi in tutta la penisola, i borghi sorprendono il visitatore con loro bellezza storica e artistica, con i loro paesaggi e vedute senza dimenticare la ricca offerta enogastronomica.
Di regione in regione, ecco alcuni dei borghi più belli d’Italia da visitare almeno una volta nella vita.
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Fra i borghi più belli d’Italia c’è “Il balcone delle Marche”, Cingoli, in provincia di Macerata. Con una vista a dir poco strepitosa, dai Monti Sibillini alla Maiella e al Gran Sasso, fino all’Adriatico, questo borgo dall’atmosfera magica si snoda tra viuzze medievali su cui si affacciano abitazioni patrizie, il Palazzo Municipale con la Torre dell’Orologio e le splendide Chiese, come quella di san Domenico che conserva al suo interno la Madonna del Rosario e Santi di Lorenzo Lotto.
Ai piedi dei monti Sibillini sorge Sarnano, splendido borgo che conserva ancora intatti alcuni tratti della cinta muraria medievale. Qui, oltre che ammirare il gioiello rappresentato dal centro storico, è possibile immergersi in una vera e propria pausa di benessere e relax presso le Terme di san Giacomo di Sarnano.
Scopri tutti i borghi più belli delle Marche!
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Il borgo di Panicale, poco distante da Perugia, incanta con la sua struttura che conserva ancora l’aspetto del castello medievale e offre, dalla piazza antistante il Palazzo del Podestà, una splendida vista sul lago Trasimeno. Da vedere anche la Collegiata di San Michele Arcangelo, in stile rinascimentale.
La cinta muraria di Spello è quella di origine romana meglio conservata in Italia e presenta tre magnifiche porte: porta Consolare, Porta Venere e Porta Urbica. Nel borgo medievale di Spello è possibile inoltre ammirare la Chiesa di Santa Maria Maggiore, con la cappella Baglioni affrescata dal Pinturicchio. Per gli amanti del trekking urbano da fare è il percorso “Spello di vicolo in vicolo”, una passeggiata tra i vicoli fioriti di questo meraviglioso borgo. Poco distanti sono le Fonti del Clitunno, con il Tempietto del Clitunno (unico rimasto tra quelli originali) dichiarato patrimonio Unesco.
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Il borgo fortificato di Monteriggioni, in provincia di Siena, conserva intatta la sua cinta muraria (con 14 torri e 2 porte) sulla quale è possibile camminare e godersi un panorama stupendo. Costruito dai senesi a scopo prettamente difensivo tra il 1213 e il 1219, in questo borgo ogni anno è possibile partecipare alla rievocazione medievale di arti, mestieri e cucina.
Nella Val d’Orcia c’è Pienza, borgo voluto da Pio II che affidò la costruzione al Rossellino e a Leon Battista Alberti, i quali la progettarono all’insegna dei principi e della filosofia rinascimentale, dando vita a una vera e propria “città d’autore ideale”. La Cattedrale, Palazzo Piccolomini, il Comune e la piazza centrale sembrano testimoniano l’armonia e la perfezione di un’epoca che aveva messo l’uomo al centro del mondo; da visitare il giardino pensile di Palazzo Piccolomini che offre una suggestiva vista sulla valle del Monte Amiata.
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Il borgo medievale di Fortunago, nell’Oltrepò Pavese, è uno dei borghi più belli d’Italia perché colpisce non solo per la bellezza del contesto ma anche per la disposizione singolare degli edifici, arroccati lungo il pendio di un colle. Qui tra vicoli e fontanelle, si possono ammirare le case in sasso, che conservano il loro aspetto originario, e, nella parte più alta la Chiesa di san Giorgio e i resti dell’antico castello.
Protetto dalle montagne e raggiungibile solamente a piedi, il borgo di Codera appare sospeso in una dimensione irreale e senza tempo: le case in pietra, le due locande e il piccolo museo sono avvolti dal silenzio che domina in questo luogo.
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Famosa in tutto il mondo per aver dato i natali a Giuseppe Verdi, Busseto offre tantissime opportunità di percorrere un vero e proprio itinerario verdiano sulle orme dei luoghi frequentati e abitati dal compositore. Tra gli edifici religiosi, anch’essi di indubbio interesse e valore, ricordiamo la rinascimentale Collegiata di San Bartolomeo.
Dozza: Medioevo e Street Art. I muri di questo meraviglioso borgo in provincia di Bologna sono le tele della Biennale del Muro, evento nato negli anni Sessanta e trasformatosi in una esposizione permanente di arte di strada. Qui passato e presente si incontrano e fanno di questa fortezza medievale un vero e proprio gioiello.
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Da vedere assolutamente le città che muoiono: Calcata e Civita di Bagnoregio, incantevoli borghi che sorgono come isole di tufo nel verde. Calcata conserva suo aspetto medievale, con il castello degli Anguillara. Ripopolatasi nel corso degli anni grazie a tanti artisti che ne hanno fatto un set cinematografico, come Sergio Leone, Monicelli e Pasolini, incanta con la sua atmosfera decadente e affascinante. Il camminamento di 300 metri, quasi sospesi nell’aria, che conduce a Civita di Bagnoregio, paese natale di san Bonaventura, prepara il visitatore all’incanto che si vive nel borgo: i vicoli e le piazze avvolti da un irreale silenzio e la magica vista della Valle dei Calanchi.
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A Sepino, in provincia di Campobasso, le epoche storiche si incrociano e si sovrappongono: epoca sannita, dominazione romana, medioevo. Per gli amanti della storia antica questo luogo è uno dei borghi più belli d’Italia e rappresenta veramente una meta obbligata. Nella vasta area archeologica, in cui si distingue anche un villaggio fortificato di origine sannita, è possibile osservare la struttura urbanistica dell’antica città romana, detta oggi la città dissepolta. Il borgo offre poi l’incanto della storia con la Chiesa di santa Caterina, al cui interno è conservato il “Tesoro di Sepino”, ossia una cappella con le reliquie della Santa. Da non trascurare infine il complesso termale delle Tre fontane.
In provincia di Isernia c’è Fornelli, “il paese delle sette torri”, un borgo che presenta una cinta muraria di epoca medievale perfettamente conservata. Nella piazza antistante la chiesa di san Pietro Martire è possibile ammirare la fontana dedicata all’Estate, copia della scultura presentata da Mathurin Moreau all’Esposizione universale di Parigi del 1855.
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Nel cuore del parco nazionale della Maiella, il borgo di Guardiagrele incanta il visitatore, che può immergersi nei vicoli alla scoperta di chiese e musei, come la Chiesa di santa Maria Maggiore, esempio di gotico abruzzese, e il Museo del Duomo. D’Annunzio definì il borgo “città di pietra”, per la caratteristica alternanza di pietra e mattoni nella costruzione degli edifici. Guardiagrele, patria di uno dei più grandi artisti del ‘400, Nicola da Guardiagrele, conserva le proprie origini anche nella Mostra dell’artigianato artistico della Maiella.
Poco distante da Sulmona, una cinta muraria medievale circonda il borgo di Pettorano sul Gizio, in cui feste e tradizioni popolari vengono tenute vive dalla popolazione attraverso eventi e manifestazioni. All’interesse artistico, da vedere ad esempio il Castello di Cantelmo, il borgo affianca il turismo gastronomico: piatto tipico è la polenta rognosa, cotta nel paiolo di rama e tagliata poi con un filo.
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Nei pressi di Taormina, arroccata lungo il pendio, Castelmola sembra quasi un balcone naturale che offre al visitatore un panorama unico, dall’Etna alle coste della Calabria. L’ingresso al borgo, con le pietre bianche e nere della piazza di sant’Antonio, promette un’esperienza unica in quello che è un paese incantato che conserva ancora intatto l’impianto urbanistico medievale. Tra le tante attrazioni segnaliamo i resti dell’antica fortezza normanna, il Castello di Mola, da cui si gode di una vista mozzafiato e il vino alle mandorle.
Gioiello di architettura tardo barocca, l’antica Scicli è sicuramente nota agli appassionati della serie televisiva dedicata al commissario Montalbano, ma questo borgo si impone soprattutto per la bellezza della sua architettura: tante le chiese e i palazzi nobiliari, e tante sono anche le grotte calcaree del territorio che testimoniano l’antica origine della città.
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Affacciato sul golfo dell’Asinara, Castelsardo domina il paesaggio con il castello che la famiglia dei Doria volle costruire verso la fine del XIII secolo. Ed è proprio attorno al castello che si sviluppa il borgo, un intreccio di bastioni, scale, case basse e vicoletti che rendono questo luogo uno dei borghi più belli della Sardegna. L’originaria natura difensiva, per secoli Castelsardo fu fortezza inespugnabile, rivive nel camminamento medievale che si snoda attorno al borgo e che permette di godere di una vista magnifica.
Storia, archeologia e benessere, ovvero Sardara. Dominato dal castello di Monreale, con le caratteristiche case a corte, i vicoli e le piazze, il borgo di Sardara vanta al proprio centro il complesso nuragico con tempio a pozzo di s. Anastasia, e a soli due km, immerso nel verde, il complesso delle Terme di Santa Maria Aquas.
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Greci, romani, bizantini, normanni. L’incantevole borgo di Santa Severina in provincia di Crotone conserva nella sua architettura e nell’atmosfera che vi si respira tracce di tutti i popoli che hanno segnato e influenzato la sua storia. Il paese è dominato dall’imponente Castello Normanno e rappresenta una delle fortezze meglio conservate dell’Italia meridionale, ma tra le vie del borgo è possibile ammirare anche altro, come le splendide chiese bizantine e gli edifici storici.
Il tempo sembra essersi fermato nel villaggio dei pescatori di Chianalea, in provincia di Reggio Calabria. Noto come la piccola Venezia del Sud, questo borgo vive quasi in simbiosi con il mare: le case affacciate sugli scogli, le stradine che sfociano, quasi come fossero i canali veneziani, nel mar Tirreno, i pescatori che costruiscono le reti nei vicoli del borgo.
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Nel borgo di Faeto, in provincia di Foggia, storia e natura si fondono e creano un’atmosfera unica. Fondato da mercenari francesi, il borgo rappresenta ancora oggi un’isola linguistica (qui si parla il franco-provenzale) e vanta un panorama mozzafiato: immerso nei boschi, circondato dal verde e ricco di sorgenti spontanee di acqua minerale, Faeto conserva nelle stradine con gli archi, nelle chiese e negli antichi palazzi che si affacciano sui vicoli le tracce straordinarie del proprio passato.
Fondato secondo Erodoto da coloni Cretesi, il borgo di Oria vanta un imponente castello a pianta triangolare voluto da Federico II in cui si dice si aggiri ancora oggi il fantasma di una giovane donna. A Federico II, che ha fatto di Oria il crocevia di culture e tradizioni diverse, è dedicato il corteo storico che anima le stradine e i vicoli del centro storico. Da vedere la Cattedrale, ricostruita nel 1750, splendido esempio di arte barocca.
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Nella valle del Volturno, immerso nell’incanto della natura, sorge il borgo di Caiazzo, che si snoda in un dedalo di stradine, scalinate in pietra e piazzette su cui si affacciano i tesori del borgo: dimore nobiliari, chiese (come la cattedrale dedicata a Maria SS. Assunta, splendido esempio di tardo barocco), botteghe artigianali e il castello. Natura e arte, ma anche cibo: Caiazzo è città dell’olio e tappa di un originale tour enogastronomico su rotaia.
Arte, natura e cibo caratterizzano anche il borgo medievale di Cusano Mutri, nel parco regionale del Matese. Il centro storico è costituito dalle caratteristiche case in pietra, e poi stradine, vicoli e piazze, come Piazza Roma, dalla particolare forma ad anfiteatro. Per gli amanti della natura si segnala il percorso alla scoperta delle tante gole e grotte che il territorio presenta, mentre gli appassionati del turismo gastronomico non possono mancare alla famosa Sagra dei funghi.
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Nel bellissimo borgo di Venosa, che ha dato i natali al poeta Orazio, la convivenza di epoche storiche diverse e lontane crea un’atmosfera unica. A Venosa si trova infatti uno dei siti preistorici più antichi d’Europa; in questo luogo si possono ammirare i resti dell’antica colonia latina di Venusia nel Parco archeologico; qui i Normanni vollero l’Abbazia della SS. Trinità, eretta su un’antica basilica del VII secolo di cui ancora si può ammirare l’antica pavimentazione a mosaico. E poi il Castello, la Fontana Angioina con i suoi leoni in pietra, le catacombe ebraiche e tanto altro ancora.
Arabi, bizantini, normanni. Le tracce delle diverse dominazioni rendono unici i quartieri di Tricarico, borgo affacciato sulla valle del fiume Basento, in cui nacque e di cui fu sindaco, a soli 23 anni, Rocco Scotellaro, poeta della libertà contadina. A soli 12 km dal paese sorge inoltre, immerso nei boschi, il Santuario della Madonna di Fori, dove i pellegrini arrivano dopo un percorso a piedi.
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Unico nel suo genere è Borghetto sul Mincio, borgo di origine longobarda in provincia di Verona. Stazione fortificata sul fiume, questo paese ha mantenuto nel corso dei secoli un rapporto simbiotico con l’acqua, componente fondamentale dell’architettura stessa del borgo. Qui è possibile ammirare gli antichi mulini ad acqua, gli edifici religiosi e il Ponte Visconteo, una diga fortificata di 650 metri, e il Castello Scaligero che domina la valle del Mincio.
Piccolo borgo medievale di origine romana al confine tra Veneto e Friuli Venezia Giulia, Portobuffolè è un vero e proprio gioiello: edifici pubblici e religiosi, il Monte di Pietà e la casa di Gaia da Camino, poetessa del XIII secolo ricordata anche da Dante, sono solo alcuni luoghi da visitare. Per gli amanti dell’antiquariato e del collezionismo ricordiamo il mercatino che si tiene in questa splendida cornice, uno dei più famosi della provincia di Treviso.
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Nel bacino della piana di Aosta sorge Gressan, le cui origini risalgono all’epoca romana. Oltre alla località turistica di Pila, a 1800 metri di quota, in questo borgo immerso tra frutteti è possibile visitare la Cappella di la Madeleine, chiesa romanica del XII secolo. Per gli amanti delle fiere l’evento da non perdere è la famosa Festa delle Mele.
Avise è un paesino di 300 abitanti che nel corso della storia ha rivestito un’importanza strategica fondamentale, trovandosi sulla via delle Gallie. Questo spiega la presenza di ben tre castelli, quello di Cré, di Blonay e d’Avise, che spiccano tra i vigneti che incorniciano questo suggestivo borgo. In questa zona inoltre si produce il pregiato vino Petit Rouge.
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Moneglia è uno splendido borgo costiero incastonato tra i promontori di Punta Moneglia e Punta Rospo e dominato da due fortezze, quella di Villafranca e quella di Monleone, entrambe del XII secolo. I vigneti e gli uliveti hanno reso questo borgo famoso per l’olio d’oliva, DOP Riviera ligure, e per i Bianco di Moneglia. Tra gli edifici che si possono ammirare segnaliamo il più antico, l’oratorio dei Disciplinati, risalente al X secolo. Per gli appassionati, ricordiamo che qui visse e morì il celebre librettista e poeta Felice Romani.
Monet rimase così incantato dal borgo di Dolceacqua da ritrarne il ponte medievale definendolo un gioiello di leggerezza. E così appare questo piccolo borgo, dominato dal Castello dei Doria e attraversato dal torrente, immerso in un dolce silenzio, sospeso tra la terra e l’acqua.
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Tante sono le bellezze naturali che circondano il borgo di Pella, affacciato sul lago d’Orta. Qui tra gli edifici di culto ricordiamo il complesso di s. Filiberto, risalente all’XI secolo, mentre l’architettura civile regala un antico ponte sul fiume Pellino che ricorda una schiena d’asino. La bellezza del paesaggio e la suggestione evocata dalle testimonianze storiche, unita al fascino dei luoghi di culto, rendono questo piccolo borgo un luogo incantato.
Volpedo è un vero e proprio museo all’aperto, un museo diffuso dedicato al pittore Giuseppe Pellizza, autore del Quarto Stato. Nei vicoli e nelle piazze del borgo è possibile ammirare le riproduzioni delle opere dell’arte di Pellizza, mentre nelle botteghe si possono gustare i prodotti tipici del luogo: pesche, fragole e marmellate.
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Nella valle delle Chiese troviamo il borgo di Cimego, in cui natura, storia e tradizioni si fondono. Nella parte che ha conservato la propria struttura medievale, Quartinago, si possono ammirare i due edifici religiosi più antichi, la chiesa di s. Antonio e la chiesa di s. Martino. Il passato di questo borgo viene mantenuto vivo nella Casa Marescalchi, un museo dedicato alla civiltà contadina e alle tradizioni popolari che hanno caratterizzato la storia di questo luogo. Oltre ai resti di insediamenti artigianali, qui si possono vedere anche i resti delle trincee della Prima Guerra Mondiale. Segnaliamo infine l’orto della Strega, orto botanico che ripercorre la storia di una donna accusata di stregoneria e arsa sul rogo nel 1470.
Rango, il borgo dove il tempo sembra essersi fermato e dove il visitatore è immerso nell’antica vita rurale: edifici in pietra, cortili, portici, fontane e vie lastricate donano a questo luogo l’atmosfera dell’incanto. Tipico elemento del borgo è el vòlt, cantina tipica dove un tempo venivano conservati i cibi.
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Gradisca d’Isonzo, considerato uno dei borghi più belli d’Italia, è una cittadina fortificata protetta da una possente cinta muraria e da sei imponenti bastioni; caratteristico del luogo è ovviamente il Castello, ma anche i bellissimi palazzi nobiliari catturano l’attenzione del visitatore. Tra gli edifici religiosi segnaliamo il Duomo dei santi Pietro e Paolo.
Dopo distante da Udine, sorge su un colle il borgo di Fagagna, originariamente distinto in sette diverse borgate. Qui è possibile visitare i ruderi del castello risalente all’XI secolo e la pieve di s. Maria Assunta. Ma Fagagna non è famosa solo per le bellezze architettoniche e paesaggistiche, ma anche per le cicogne: nell’oasi naturalistica di Quadris è stata infatti reinserita la cicogna bianca, i cui esemplari sono ben visibili nel cielo sopra il borgo.
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