Giardino dei Tarocchi in Maremma (Toscana): cosa vedere e cosa scoprire in questo posto davvero incredibile. Non è da perdere.
Come è ormai noto, la Toscana è un vero e proprio scrigno di tesori architettonici e naturali. Tra di essi spicca Capalbio, borgo marinaro ormai celebre per essere stato eletto a meta privilegiata da molti VIP, tra cui quelli appartenenti al mondo politico tricolore.
Proprio a Capalbio, però, c’è un posto che non gode ancora della fama che meriterebbe, ma che occorre assolutamente visitare. Stiamo parlando del Giardino dei Tarocchi, realizzato da Niki de Saint Phalle, che per idearlo ha preso ispirazione dal famoso Parc Guell realizzato a Barcellona da Gaudì.
Niki de Saint Phalle ha iniziato a costruire il suo gioiello nel 1977, terminando il lavoro intrapreso soltanto 17 anni più tardi. Nel farlo ha potuto fare leva sull’aiuto di molti scultori di fama internazionale, ben lieti di prestare il loro operato all’interno di un luogo magico, che sin dal primo momento si è caratterizzato per le suggestioni che è in grado di provocare nei visitatori.
Posizionato alle pendici della collina di Garavicchio, nei pressi di Pescia Fiorentina, il sito si configura alla stregua di una vera e propria città. Basta in effetti varcare la muraglia di ingresso, un doppio muro in tufo progettato da Mario Botta nel 2014, per trovarsi di fronte ad una serie di sculture che, in realtà, sono vere e proprie abitazioni. A partire da quella dell’Imperatrice, in cui alloggiò la stessa ideatrice mentre portava avanti la sua costruzione.
Altra realizzazione di grande pregio è poi rappresentata dalla statua della Sacerdotessa, ispirata da un altro celebre giardino, quello del Parco di Bomarzo, e dedicata all’intuito femminile.
Naturalmente, un’opera di questo genere non poteva essere ignorata a livello di turismo, anche se in effetti non vanta ancora la fama che pure meriterebbe. Le visite guidate al suo interno hanno avuto inizio nel 1998, quando l’artista franco-americana, aiutata dal secondo marito, lo scultore Jean Tinguely, da Rico Weber, Paul Wiedmer, Alan Davie, Sepp Imhof, Dok van Winsen e altri, terminò i lavori sul terreno che era stato messo a disposizione da Marella Agnelli e dai fratelli Caracciolo, Carlo e Nicola.
Per chi volesse recarsi in loco per ammirare la straordinaria realizzazione di Niki de Saint Phalle, ricordiamo che le visite sono ammesse nel periodo compreso tra il primo aprile e il 15 ottobre di ogni anno. Il biglietto costa 14 euro, con ridotti a 9 e prenotazione obbligatoria. Un costo assolutamente trascurabile a fronte dei tesori che si possono ammirare.
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