A Gerusalemme una piscina della X Legione romana è stata portata alla luce in questi giorni: un passo avanti nella strada che vede ancora molti tesori dell’archeologia da salvare. Nel cuore della nascita di moltissime e importanti religioni, questa incredibile scoperta archeologica getta una maggiore luce sugli avvenimenti che avvennero subito dopo il periodo di vita di Gesù e dei discepoli: fatti narrati nell’Antico Testamento e che tutti, più o meno, conosciamo.
L’importante scoperta è stata fatta dall’Israel Antiquities Authority a Gerusalemme: si tratta di un’antica piscina, risalente a 1800 anni fa, che faceva parte di uno stabilimento balneare frequentato dalla Decima Legione, ovvero proprio quei soldati romani che, nel 70 dopo Cristo, rasero al suolo Gerusalemme distruggendone il Tempio.
L’antica struttura mette in evidenza la collocazione di Aelia Capitolina, cioè la città che fu fondata sulle rovine del secondo Tempio di Gerusalemme e che definì il carattere, l’aspetto e l’urbanistica della Gerusalemme antica.
La piscina è stata trovata nel quartiere ebraico della Città Vecchia e dimostra che la colonia romana, che sorse proprio sulle ceneri della capitale degli Ebrei, fosse molto più estesa di quanto pensato finora: sulle mattonelle riportate alla luce dagli scavi sono ancora visibile le iscrizioni Leg X Fr, ovvero X Legio Fretensis.
Il fatto che sul fondo della piscina siano state ritrovate centinaia di tegole in terracotta indica che un tempo la costruzione doveva essere coperta: veniva utilizzata dai soldati di guarnigione in città, dopo aver soffocato la rivolta ebraica di Bar Kochba nel 135 dopo Cristo, quando venne appunto fondata la città romana di Aelia Capitolina.
Uno dei luoghi più sacri del mondo si rivela ancora oggi teatro di affascinanti scoperte archeologiche e costituisce un punto di svolta importante per tutti gli studiosi della Città Santa di Gerusalemme, visto che tutti gli scavi condotti finora non avevano mai portato alla luce alcuna costruzione realizzata dalla X Legione, tanto da far erroneamente credere che Aelia Capitolina avesse dimensioni molto ridotte. Gli scavi proseguiranno alla ricerca di tutti i reperti che ancora possono trovarsi nel sottosuolo di una delle città più antiche del mondo e così ricca di storia.
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