Forest City, una città abbandonata costata 100 miliardi di dollari, un luogo pensato per essere abitato, oggi solo il fantasma di se stesso.
Forest City è una città oramai completamente abbandonata. Un progetto costato ben 100 miliardi di dollari e che avrebbe dovuto ospitare ben 700mila persone, ma così non è stato. Oggi è una città fantasma avvolta dal mistero.
Il luogo abbandonato si trova in Malesia, poco lontano dalla città – stato di Singapore. Era composta da 4 isole artificiali, ognuna delle quali di 30 chilometri quadrati. Doveva essere un progetto futuristico, una città ecologica ed intelligente.
Le intenzioni erano buone, ma la realtà si è poi rivelata diversa. Il progetto venne presentato nel 2006 tra le aspettative e le polemiche di molti. In primis il governo della Malesia e del Country Garden Pacificview Sdn. Bhd, una società di un gruppo immobiliare cinese.
Il progetto su carta mostrava ambienti innovativi pronti per ospitare i futuri abitanti ed offrire il meglio per una vita tranquilla. Purtroppo qualcosa è andato storto. Nel tempo soltanto il 15% del totale è stato portato a termine, ma l’aspetto più particolare è ciò che si legge, soprattutto, sui social.
Alcune testimonianze rivelano che, negli edifici terminati si “respira un’aria strana”. L’abbandono è del tutto evidente mentre si incontrano giochi per bambini in pessime condizioni, cartelli solitari ed arrugginiti che impediscono l’accesso al mare per la presenza di coccodrilli.
Un complesso fronte mare nello stretto di Johor lasciato a sé stesso a causa delle difficoltà finanziarie in cui si trova il costruttore cinese Country Garden. Il progetto ha dovuto affrontare anche delle sfide non indifferenti. La scelta di costruire su alcune isole protette aveva fin da subito suscitato delle polemiche.
I prezzi alti per le abitazioni che si aggiravano intorno al milione di dollari ognuna non hanno permesso l’acquisto da parte degli abitanti vicini che vivono con redditi piuttosto bassi. La pandemia non ha migliorato la situazione, così come le restrizioni sui visti imposta dal governo della Malesia.
Ora la società che aveva iniziato il progetto si trova ad affrontare un debito di ben 200 miliardi di dollari. Aveva già abbandonato altri due progetti importanti in Australia. Il governo malese sembra, tuttavia, sostenere ancora il progetto.
Ma gli analisti sono ancora in dubbio sulla sua fattibilità. In dicembre dello scorso anno in un’intervista mandata in onda dalla BBC, un ex acquirente aveva affermato di essere stato fortunato per essere “riuscito a fuggire”.
Ha avuto lo stesso pensiero un giovane ingegnere informatico che viveva in un appartamento vista mare. E ha dichiarato: “Non mi importava della caparra o dei soldi, volevo solo scappare da lì”. E il solo pensiero di tornare gli faceva “venire la pelle d’oca”.
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