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Firenze: cosa vedere in tre giorni nella culla del Rinascimento

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La splendida città di Firenze è un museo a cielo aperto: ecco cosa vedere in tre giorni, per poter apprezzare a pieno le bellezze del capoluogo toscano anche avendo poco tempo. Tre giorni sono davvero pochi per avere la possibilità di visitare tutto ciò che Firenze ha da offrire, ma sono comunque abbastanza per non perdere i monumenti e i luoghi principali della città, che si trovano tutti relativamente vicini tra loro, per avere la possibilità di respirare l’atmosfera d’altri tempi e per apprezzare l’ospitalità e l’ottima cucina dei fiorentini. Dopo il vostro arrivo a Firenze quindi, catapultatevi subito al centro di una delle più straordinarie testimonianze del Rinascimento presenti in Italia: stiamo parlando della Piazza di San Giovanni, con il Campanile di Giotto, il Battistero e il Duomo di Santa Maria del Fiore, sovrastato dalla famosissima cupola del Brunelleschi, che è la costruzione più alta di Firenze e domina la città.

Il Campanile di Giotto fu iniziato dall’artista e portato a compimento dopo la sua morte: è alto 85 metri e dalla sua sommità si può godere di uno splendido panorama di Firenze; panorama che si può ammirare anche salendo sulla cupola del Brunelleschi, al di sopra del Duomo di Santa Maria del Fiore. Il Duomo è opera di Arnolfo di Cambio, che però non lo poté vedere terminato, e al suo interno ci sono splendidi affreschi ed opere di artisti rinascimentali quali Donatello, Paolo Uccello e Vasari. Il Battistero invece, che è uno degli edifici più antichi della città, infatti risale al IV secolo, è famosissimo per le sue spettacolari porte in bronzo ornate da bassorilievi splendidamente scolpiti: la più antica, la porta del sud, è opera di Andrea Pisano, mentre la porta del nord e la porta dell’est sono di Lorenzo di Ghiberti. Una volta lustrati gli occhi con queste sontuose opere, ammirandole sia dall’esterno che internamente, e godendo dello spettacolare panorama di Firenze, è il momento di spostarsi in Piazza della Signoria, passando per Borgo dei Greci: è una delle piazze più famose d’Italia, cuore della vita civile della città, e qui di trovano il Palazzo Vecchio e la Loggia.

Il Palazzo Vecchio è considerato il migliore esempio di architettura civile trecentesca del mondo, e ad accompagnarlo troviamo la Torre di Arnolfo, alta 94 metri, sulla cui vetta si erge orgogliosa la bandiera con il giglio fiorentino; al suo ingresso inoltre, sta in bella mostra la copia del David di Michelangelo. Dopo aver ammirato la piazza, la visita continua attraversando il Ponte Vecchio, un altro simbolo di Firenze: il ponte sul fiume Arno più antico della città e uno dei ponti più fotografati del mondo costituisce una visita obbligata per i turisti, con la sua atmosfera romantica e d’altri tempi. Oggi il ponte è caratterizzato dalle botteghe di orafi e gioiellieri, ma non tutti sanno che non è sempre stato così: fino al 1565 infatti, quando fu costruito il Corridoio Vasariano sopra il Ponte Vecchio, erano le botteghe di verdurai e macellai a farla da padrone. Nella seconda giornata, riprendete il percorso dal ponte ed arriverete a Palazzo Pitti e ai Giardini di Boboli, altre mete irrinunciabili in una gita a Firenze.

I Giardini di Boboli sono un incantevole esempio di giardino all’italiana, con le loro statue, fontane, aiuole e gli alberi in fiori, specialmente ora con l’arrivo della primavera: specialmente per gli innamorati sono davvero un luogo romantico ed irreale in cui perdersi scoprendo i luoghi e vialetti nascosti. Palazzo Pitti è la reggia del Granducato di Toscana, e fu abitato da famiglie come i Medici, i Lorena ed i Savoia; al suo interno si trovano numerose gallerie d’arte ed esposizioni, tra cui la Galleria Palatina, con capolavori di Tiziano e Raffaello, la Galleria d’arte moderna con le opere dei macchiaioli, il Museo delle carrozze e la Galleria del Costume, il più importante museo italiano dedicato alla moda. Tornando poi verso Piazza della Signoria, vi imbatterete nella Galleria degli Uffizi, uno dei musei più importanti del mondo e meta sognata da ogni amante dell’arte.

Visitare gli Uffizi vi richiederà almeno metà giornata, ma sicuramente ne vale la pena: qui si trovano opere di inestimabile valore e bellezza, e per fare qualche esempio basterà menzionare la Primavera e la Nascita di Venere di Botticelli, e poi la Madonna in trono col bambino realizzata sia da Giotto, che da Duccio di Buoninsegna che da Cimabue; opere di Leonardo, Signorelli, Perugino, Dürer, Raffaello, Tiziano e moltissimi altri vi catapulteranno in un viaggio nella storia dell’arte che vi lascerà estasiati. Senza contare poi, che questo fantastico museo da poco offre ancora di più: il 21 febbraio 2012 è stato inaugurato il progetto Uffizi da toccare, un percorso per non vedenti ed ipovedenti che potranno davvero “toccare con mano” alcune delle opere più interessanti presenti nel miseo.

Per la vostra ultima giornata a Firenze, se vi resta ancora del tempo, le sorprese non sono finite: la Basilica di Santa Croce è infatti un altro monumento irrinunciabile durante la visita della città, e al suo interno custodisce le tombe di Michelangelo, protetto dalle tre sculture che rappresentano Pittura, Scultura e Architettura, e di Galileo Galilei. Ma questi due illustri personaggi non sono i soli a riposare nella basilica: anche Vittorio Alfieri, Antonio Canova, Niccolò Macchiavelli, Gioacchino Rossini e Ugo Foscolo riposano qui; quest’ultimo tra l’altro definì la basilica il luogo che conserva le “Urne dei Forti”. Ma all’interno di Santa Croce non ci sono solo le spoglie di questi illustri italiani: in fondo alla basilica ci sono cappelle affrescate da Giotto e, nella Cappella dei Pazzi è custodito il Crocifisso di Cimabue.

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