Migliaia di turisti che amano l’avventura, arrivano ogni anno per provare l’emozione di un bagno in una piscina naturale.
Ci troviamo nella zona delle cascate Vittoria, in Africa. Nascono dal fiume Zambesi, lungo 2.600 chilometri, che scorre sul confine tra lo Zambia e lo Zimbabwe. Sono alte circa 120 metri, e fanno parte dei territori che l’Unesco ha dichiarato Patrimonio dell’Umanità.
Da lì cadono oltre 500 milioni di litri d’acqua al minuto. Un vero portento della natura che incredibilmente ha alla sua base una vasca naturale chiamata Devil’s pool ossia piscina del Diavolo. E’ possibile farci il bagno, ma solo a determinate condizioni.
Prima di tutto ci sono guide che accompagnano gli avventurosi turisti, i quali devono legarsi con delle corde di sicurezza. Inoltre la laguna è raggiungibile solamente durante il periodo che va da settembre a gennaio.
Negli altri mesi infatti ci sono le piogge per cui il fiume ha una corrente troppo forte e potrebbe essere molto pericoloso. E’ comunque importante tenere in considerazione la portata dell’acqua prima di avventurarsi nel percorso anche perché il fondale rimane sempre molto scivoloso.
Una caduta potrebbe anche essere fatale. Il primo occidentale a scoprire le cascate il 17 novembre 1855 fu David Livingston, un esploratore scozzese che diede loro il nome della Regina Vittoria. Egli raggiunse una piccola isoletta che si trova in mezzo al corso d’acqua e che divide in due la cascata.
Oggi quella piccola terra porta il suo nome: Isola di Livingstone. Altri europei giunsero poi in zona, l’esploratore ceco Emil Holub, e quello portoghese Alexandre de Serpa Pinto. Quest’ultimo fece la prima mappa nel 1875.
Inoltre vi fu anche l’artista britannico Thomas Baines che dipinse la cascata, immortalando per la prima volta la sua bellezza. La gente del posto le chiama Mosi-oa-Tunya,che significa “fumo che tuona”.
Entrambe le denominazioni sono riconosciute ufficialmente e definiscono anche i due parchi naturali che contengono la zona. Uno è il Parco nazionale Mosi-oa-Tunya in Zambia, e l’altro il Parco nazionale delle Cascate Vittoria.
Attualmente sono tra le attrazioni turistiche più imporanti del continente africano meridionale. Per chi ama l’avventura, entrare in questa piscina naturale e sporgersi dalla rupe perfettamente legati dalle corde. è l’esperienza giusta.
Per chi ama la natura, da qui ha una vista panoramica unica che permette di osservare la conformazione del luogo, ed è possibile vedere tutto il fronte da un singolo punto. Accanto alla cascata, su un enorme gola, passa un ponte di ferro ferroviario.
Fu completato nel 1905, e permise così alle cascate di diventare un’attrazione. Alla fine degli anni ’60 il turismo diminuì a causa delle guerriglie in Rhodesia. Un ventennio dopo, grazie anche agli sport estremi proposti dalla regione, i turisti ricominciarono a tornare.
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