Una famiglia italiana ha deciso di trasferirsi in un borgo abbandonato lasciando tutto quanto alle spalle. Ecco la loro storia.
È capitato a tutti noi di voler lasciare tutto quanto e ricominciare da zero in un posto disperso dove poter essere più tranquilli e vivere facendo quello che ci piace senza stress quotidiani.
In pochi però, hanno il coraggio di fare questo passo e ci ritroviamo a dover alienarci alle abitudini giornaliere e a sottostare ad un sistema che prevede determinate azioni per poter procacciarsi quello che serve.
Non tutti però, riescono a resistere e così decidono di fare le valigie e avventurarsi per una vita piene di insidie. Ma molte volte questo atto è necessario per far si che qualcosa di buono accada.
Questo è quanto è successo ad una famiglia italiana che ha deciso di lasciare tutto quanto e di trasferirsi in un borgo abbandonato dove ancora oggi vivono e crescono loro figlio senza alcun problema.
Dopo aver conosciuto la sua compagna, Antonio, un ragazzo 30nne di Torino, per mantenere la sua famiglia, grazie anche all’arrivo del suo primo figlio Martino, nel 2015 faceva del lavori extra in dei locali notturni.
La vita era difficile, per quanto per la società era un traguardo, dato che lavorava in ufficio e la sera in dei locali e quindi portava a casa una bella somma di denaro utile per la sua famiglia.
Arrivato ad un certo momento, lui e la sua compagna si vedevano raramente soltanto quando si usciva con gli amici e per le feste comandate che riguardavano loro figlio e sentivano una sensazione di solitudine.
Quindi, dopo un momento hanno deciso di addentrarsi in un villaggio dove c’erano soltanto 14 famiglie che pian piano sono andate a diminuirsi fino a diventare un paese completamente abbandonato.
Anche la scuola ha chiuso i battenti così come le vigne che sono diventate una foresta di rovi. E dei campi estivi che oramai hanno lasciato solo dei ruderi di pietra senza nessuno che li visiti.
Così Antonio e la sua compagna Roberta, hanno deciso di vendere tutto quanto e di acquistare degli immobili. E in quattro anni hanno provato a velocizzare alcuni processi per vivere in sussistenza e riattivare il villaggio.
Hanno comprato galline, sistemato terrazze abbandonate e castagneto. Inizialmente, è stato difficile ma la famigliola ogni giorno trova uno stimolo da parte della natura e una nuova sfida da affrontare.
Nonostante sia difficile raggiungere Zerni, la famiglia mette a disposizione dello scambio lavoro o delle camere per trovare un momento di relax dalla città nonostante ammette che non sia una vita semplice.
Senza un padrone a cui dar conto, Antonio e Roberta stanno facendo vivere loro figlio Martino lontano dallo stress cittadino imparando a costruire pollai e nidi, anche se ultimamente tutte le galline sono sparite per colpa della faina.
Usare gli strumenti adatti per far rendere la terra rigogliosa è importante, come dice Antonio, non solo per il terreno ma anche per il proprio corpo.
L'Italia è un autentico scrigno di tesori nascosti, e i suoi borghi sono tra le…
La sfida oggi non è solo chi costruisce l'auto più veloce o la più elegante,…
Ci sono strade che corriamo così spesso che quasi smettiamo di pensarci. Il rumore del…
Ci sono strade che portano segreti, percorsi che attraversano una città con una storia invisibile…
Benzina, il comunicato improvviso: addio per sempre. Automobilisti distrutti: ecco di cosa si tratta... È…
Immagina di essere al volante e di dover affrontare un imprevisto che potrebbe cambiare radicalmente…