L’inchiesta di Altroconsumo svela i costi medi di questa stagione balneare.
Andare al mare è un’esperienza che diventa sempre più cara in Italia e le ultime indagini sulle tariffe nei luoghi di balneazione dimostrano che a essere salata non sarà soltanto la salsedine per i turisti e i cosiddetti “villeggianti”. Se da una parte i gestori degli stabilimenti lamentano la mancanza di accordi con i Comuni, responsabili di mettere a bando le concessioni balneari e quindi anche della prosecuzione delle loro attività, dall’altra però per guadagnare in estate molti titolari hanno deciso di ricorrere ai rincari sul costo di ombrelloni e lettini.
La stima realizzata da Altroconsumo per l’estate 2024 riflette un aumento medio dei prezzi per l’affitto di ombrelloni e lettini del 4% a settimana. È quanto emerge dall’inchiesta che l’organizzazione a tutela dei consumatori ha svolto nelle ultime settimane, confrontando i prezzi medi per la balneazione attrezzata sui litorali di tutta Italia. Ecco cos’è emerso.
L’inchiesta di Altroconsumo ha preso in considerazione le principali mete estive, riconosciute come Bandiera Blu e quindi molto gettonate da turisti e visitatori. Tra i 485 litorali e 236 Comuni che hanno partecipato all’indagine, emerge che i costi settimanali per l’affitto di ombrelloni e lettini sarebbe cresciuto del 4% in più.
Un dato che riguarda 10 città e 211 stabilimenti balneari, considerando i prezzi medi dalla prima alla quarta fila. Tra queste, Lignano, Rimini, Senigallia, Viareggio, Palinuro, Alassio, Gallipoli, Alghero, Taormina e Giardini Naxos, Anzio.
Prendiamo per esempio i dati ricavati da Altroconsumo solo per la prima settimana di agosto, dal 4 al 10. Se si considerano le prime quattro file di lettini e ombrelloni, il prezzo medio solo per la prima fila si aggira intorno al 226 euro, fino ai 186 dalla quarta fila in poi.
Ci sono località che però hanno superato anche la soglia media di aumenti registrati dall’indagine. La città italiana dove i rincari tra il 2023 e il 2024 sono stati più alti è Senigallia (con un rincaro del 8%). Tuttavia, è al contempo la località meno cara tra quelle prese in rassegna dall’inchiesta. La spiaggia più costosa, invece, è ad Alassio, in provincia di Savona: nella Riviera dei fiori si spendono in media 392 euro in prima fila. Per rendere l’idea, a Senigallia per una prima fila nello stesso periodo si spendono 155 euro, a Lignano 164. Proseguendo in questo “tour delle spiagge low cost” si segnalano Rimini (165 euro), Palinuro e Viareggio (209 euro), Taormina e Giardini di Naxos (215 euro), Gallipoli (289 euro), Alghero (239 euro).
Lignano, in particolare, è tra le città dove nell’ultimo anno non si registrano aumenti significativi, così come per Taormina e Giardini Naxos. Aumenti leggeri invece ad Alghero e Gallipoli (2%), Alassio, Anzio e Palinuro (3%), Rimini (4%) e Viareggio (5%).
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