Incredibile ritrovamento in Italia, nessuno se lo aspettava, al punto da stupire gli stessi esperti. Ecco di che si tratta.
Ci sono alcuni ritrovamenti, soprattutto quando parliamo di archeologia, in grado di stupire gli stessi esperti quando si ritrovano a doverli studiare e spiegare al grande pubblico. Soprattutto quando provengono da luoghi amati e che si pensa di aver studiato ed esplorato ormai a fondo. Eppure il mondo dell’archeologia ci ha insegnato che non c’è mai fine a quello che ancora possiamo scoprire di antiche civiltà del passato. Oggi parliamo di reperti emersi inaspettatamente.
Una scoperta archeologica che lascia stupiti perfino gli esperti. Arriva da un luogo antico, suggestivo e molto amato. La Necropoli di Pompei.
Un sito antichissimo che rientra anche nei Patrimoni dell’Umanità dell’UNESCO. Pompei è stata una città risalente al IX secolo a.C e distrutta nel 79 in seguito alla nota eruzione del Vesuvio, che ricoprì interamente il luogo ed i suoi abitanti, di cenere.
Gli scavi in questa zona sono iniziati addirittura nel 1748 riportando alla luce il sito per intero nel 1997. Ad oggi il parco di Pompei è una delle aree archeologiche più visitate in Italia, seconda solo al Colosseo, e ai Fori Romani e Palatino.
Un incredibile ritrovamento in Italia che riguarda questo sito è la notizia di questo ultimo periodo. Il ritrovamento di ben tre scheletri, rinvenuti nella zona denominata come Regio IX. Questa porzione dell’antica città è un’area di 32 mila metri quadrati, che ha rivelato nel tempo interessanti reperti.
Ad esempio due edifici che si sono rivelati essere un panificio con tanto di forno e una lavanderia. Con tanto di utensili per il lavaggio. Gli scavi in questa zona erano iniziati nel 1888 interrotti e poi ripresi con l’ausilio di diversi esperti, quali anche sismologi, vulcanologi ed esperti di archeobotanica.
Gli esperti non hanno dubbi. Gli scheletri appartengono a due donne ed un bambino di circa 3 o 4 anni. Gli ambienti in cui sono stati ritrovati erano anche ricchi di affreschi, che illustrano diverse scene mitologiche.
A lasciare gli esperti stupefatti però non è questo. Sarebbe stato facile ipotizzare infatti che la causa del decesso fosse l’eruzione vulcanica che mise fine alla civiltà pompeiana. A quanto pare no. Sembra che i tre abitanti morirono prima di questo evento. Come è noto prima dell’eruzione del Vesuvio, Pompei fu interessata da un terremoto devastante.
Le donne ed il bambino devono essere morti a causa del crollo del soffitto dell’abitazione. Nell’Insula denominata come dei Casti Amanti, gli archeologi hanno inoltre ritrovato due scheletri, anche in questo caso di due uomini morti durante il terremoto avvenuto durante l’eruzione del Vesuvio. I corpi sono emersi durante la messa in sicurezza di questa zona. I due scheletri appartengono a due uomini di circa 55 anni, e si trovavano sotto un muro.
Ennesima dimostrazione che durante questo catastrofico evento, non solo l’eruzione fu la causa della morte di tutte quei cittadini. E chissà quanto altro ancora il territorio di Pompei ci potrà rivelare, afferma il gestore del Parco, Gabriel Zuchtriegel. Secondo lui, grazie alle moderne tecniche di scavo potremo scoprire sempre di più sulla sequenza precisa di eventi che estinsero questa civiltà.
Di questi ultimi giorni anche il ritrovamento, sempre nella Regio IX, di un affresco che sembra quello di una…pizza! Una bella natura morta rinvenuta sulle pareti di un’abitazione. L’immagine raffigura del cibo accompagnato da vino.
E si il piatto sembrerebbe proprio una pizza, sebbene non si abbiano notizie circa la preparazione di questo piatto in quel periodo. Intanto per chiunque voglia visitare il bellissimo parco archeologico, una bella notizia: sta per partire il treno per Pompei.
Lo annuncia il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano. Il treno è frutto di una collaborazione con le Ferrovie dello Stato. Verrà inaugurata il 16 luglio una tratta Roma-Pompei che porta direttamente alla stazione. Durante il viaggio i visitatori potranno vedere anche un video che narra la storia dell’antica città e dei suoi scavi. Direttamente dal treno sarà possibile acquistare il biglietto di accesso al parco.
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