Alla scoperta dell’Altopiano di Ennedi, un luogo di rara bellezza ancora inesplorato. Ecco i dettagli su questa zona davvero straordinaria.
Ci sono luoghi al mondo ancora inesplorati o poco conosciuti, persino dagli esperti, luoghi remoti che nascondono bellezze inestimabili e straordinarie.
L’Africa ad esempio, è un continente che nasconde ancora tanti luoghi poco conosciuti o del tutto inesplorati, ma di una bellezza davvero disarmante. Tra questi luoghi, troviamo anche l’Altopiano di Ennedi, una vera meraviglia geologica ancora tutta da scoprire.
Considerata come uno dei luoghi meno esplorati al mondo infatti, questa zona è in realtà ricca di bellezze inestimabili che meritano di essere nominate. Andiamo quindi a scoprire di più sull’Altopiano di Ennedi e sulle sue bellezze.
L’Altopiano di Ennedi si trova in una remota zona nord orientale del Ciad, uno Stato Africano ancora poco conosciuto e dove ad oggi la Farnesina ancora sconsiglia i viaggi, esclusi i casi di necessità.
Si tratta di una regione come abbiamo detto molto isolata, grande più o meno come la Svizzera; una zona remota che si raggiunge tramite un percorso impervio di circa 1000 chilometri, e quindi a circa quattro giorni di viaggio dalla capitale N’Djamena, attraverso il deserto del Sahara.
Fatica a parte però, questa zona riserva davvero tante sorprese ai suoi visitatori. Qui si trovano infatti inselberg, monti solitari che svettano in una piana; ma anche guglie solitarie e persino archi torreggianti sui quali le popolazioni primordiali hanno dipinto immagini che ancora ad oggi sono impresse sulla roccia.
Inoltre, in questo luogo chiamato anche Eden del Sahara( perché c’è più pioggia che nel resto del deserto) possiamo trovare fonti di acqua permanenti alimentate da sorgenti, ma anche piante tropicali e coccodrilli del deserto. Si tratta di un posto quindi straordinario, ancora fuori dal mondo, lontano dalla civiltà e dove si trovano solo tribù nomadi.
Le meraviglie che si trovano in questa zona sono davvero incommensurabili, tanto che l’intera area è stata dichiarata Patrimonio dell’umanità dall’Unesco nel 2016 e poco dopo è stato anche classificato come Riserva Naturale e Culturale.
Proprio in questo anno poi, si è deciso iniziare uno studio archeologico sulla zona con l’obiettivo di mappare tutti i siti di arte rupestre presenti nel territorio; infatti, qui è presente una delle più grandi concentrazioni al mondo di arte rupestre preistorica, risalenti a circa 8000 anni fa.
Le incisioni finora ritrovate sono davvero incredibili e a grandezza naturale. Si tratta di immagini di donne e uomini riccamente decorati e con alti copricapi piumati; ma anche animali e gruppi di persone all’azione come cacciatori, danzatrici e guerrieri.
Quello che ha maggiormente attirato l’attenzione sono però incisioni che riguardano delle strane creature rappresentate con la testa rotonda, molto simili a dagli alieni; incisioni che meritano sicuramente uno studio ancora più approfondito e rendono questa area ancora più affascinante e misteriosa.
Un’altra scoperta incredibile riguarda il ritrovamento nel 2001 di un teschio fossilizzato risalente a 7 milioni di anni fa, che è stato soprannominato Toumaï. Questo teschio è addirittura più antico del famoso scheletro Lucy ritrovato in Etiopia, secondo l’analisi radiocronologica.
In più, non è stato l’unico ritrovamento fossile avvenuto nella zona, una scoperta che ha di fatto portato alcuni studiosi a pensare che sia proprio il Ciad il luogo in cui ha avuto origine l’umanità.
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