New York è la città più grande al mondo e l’11° per popolazione, anche le sue difficoltà sono importanti, in particolare la pulizia e l’igiene urbana.
Tutte le grandi città hanno pro e contro. New York non è esente da questo ragionamento e se da un lato attrae ogni giorno milioni di turisti per i suoi skyline e grattacieli spettacolari, è anche vero che chi la visita torna a casa ricordando anche scene che nulla hanno a che vedere con la grandiosità della “grande mela”: a trionfare tra le trafficate vie americane e gli incroci è anche il senso di degrado urbano, sporcizia e abbandono che sempre più spesso accomuna le capitali più grandi al mondo, perché popolose e difficili da gestire. Tra queste c’è, appunto, la capitale degli Stati Uniti: ecco perché.
New York è la città più grande al mondo. Si pensi che l’area metropolitana copre 17.900 km2 e raccoglie circa 20 milioni di persone. Non solo ha il primato di grandezza, ma è l’11° città al mondo per popolazione. Questi dati comunicano quindi una realtà urbana molto vasta e complessa da gestire e ciò vale anche per l’igiene urbana e la pulizia. Secondo la rivista di viaggi britannica “Time Out”, che ogni anno stila delle classifiche internazionali con protagoniste le città e i paesi del mondo, New York sarebbe fino al 2023 la seconda città più sporca al mondo (nota di demerito: la prima è Roma).
Parte di questa situazione dipende sia dalla densità della popolazione, ma anche da problemi sistemici come l’elevato numero di senzatetto e l’incapacità di far fronte al loro disagio sociale. L’accumulo di rifiuti a bordo strada e l’inciviltà di molti americani incentiva anche la prolificazione di insetti, ratti e animali infestanti, come si vede per esempio in questo video TikTok.
Un fenomeno che ha portato lo scorso anno il dipartimento della sanità della città di New York a lanciare una campagna anti-littering, per sensibilizzare contro l’abbandono dei rifiuti negli spazi pubblici: “Don’t leave **it on the sidewalk”, dove gli americani sono ritratti con dei rifiuti al posto della testa. Un’iniziativa provocatoria ma che prende in considerazione un problema molto serio: dall’inizio del 2023 all’8 aprile 2023, infatti, il numero verde della città ha registrato un aumento del 32% delle lamentele riguardo i marciapiedi ricoperti di rifiuti ed escrementi animali.
C’è però anche un’altra versione di New York, più ripulita, contestualizzata e apprezzata dai suoi residenti, consci delle sue problematiche ma anche delle opportunità che offre quotidianamente. Secondo i risultati del 2022 tratti dallo studio “Scorecard”, soltanto l’1.5% delle strade newyorchesi si possono definire veramente “sporche”. A primeggiare in questa classifica sarebbero soprattutto le vie della periferia Morrisania, una zona del Bronx.
La percezione di pulizia della città è quindi molto soggettiva, c’è da dire però che alcuni aspetti sono incontrovertibili: si pensi che la metropolitana di New York è stata chiusa una sola volta in 115 anni per pulizie e disinfestazione. Accadde in via del tutto eccezionale il 6 maggio 2020, quando fu necessario pulirla dall’una alle 5 del mattino per impedire le infezioni da Coronavirus.
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