È uno dei comuni più antichi d’Italia, abitato da ben 4000 anni: in questa regione

Uno dei comuni più antichi d’Italia sapete qual è? Si tratta di un luogo bellissimo abitato fin da 4000 anni fa. Nel cuore di questa regione stupenda.

Una città e dalla storia millenaria. Si trova nel cuore di una regione stupenda e dai paesaggi indimenticabili. Famoso perché la sua storia risale a tempi antichissimi, pensate che sono state rilevate tracce di insediamenti umani risalenti addirittura al periodo preistorico. Oltre questo è un luogo di bellezza impareggiabile, merito anche della sua posizione privilegiata. Andiamo insieme alla scoperta di questo comune, perfetto da visitare anche durante l’estate.

Uno dei comuni più antichi d’Italia, si trova in questa regione

Si trova nel cuore di una regione stupenda, amata e visitata in ogni momento dell’anno, ma soprattutto durante l’estate. Siamo nella meravigliosa Sicilia. E proprio qui si trova uno dei comuni più antichi d’Italia.

Un piccolo ed incantevole borgo, abitato da più di 4000 anni e con poco meno di 4000 abitanti. Quando diciamo che gode di una posizione privilegiata intendiamo letteralmente: a ben 1000 metri sopra il livello del mare. Proprio questo l’ha reso in passato un punto strategico ed importante sede militare.

Parliamo della graziosa Caltabellotta. Forse la conoscete per gli eventi narrati nei libri dei storia, quando nel 1302, qui Carlo di Valois e Federico d’Aragona firmarono il trattato di pace che mise la parola fine sulla guerra nota come “dei Vespri Siciliani”.

Caltabellotta si trova in provincia di Agrigento vicina ai Monti Sicani, e a pochi chilometri dal mare. Un centro ancora poco raggiunto dal turismo di massa, che però merita certamente una visita in questo periodo estivo. Soprattutto da qui si gode di una vista mozzafiato su alcuni dei panorami più belli della Sicilia. Ad esempio la leggendaria Valle dei Templi, ma anche Pantelleria e perfino San Vito Lo Capo.

Caltabellotta, un’incantevole perla siciliana

Oltre ad essere uno dei comuni più antichi d’Italia, Caltabellotta è anche una terra di vere leggende. Oltre ad essere citata perfino da Boccaccio nel suo Decameron, si dice che da questi luoghi sia passato addirittura il Sacro Graal.

Inoltre secondo la mitologia, qui si concentrano forze luciferiche. Non a caso nell’ex carcere dell’inquisizione di Palermo, è stata ritrovata in passato una mappa della Sicilia, che segna la città con una croce. Fu disegnata da un carcerato imprigionato per necromanzia.

Altrettanto antico è il nome di questo luogo suggestivo. “Qal at Ballut”, un termine arabo che letteralmente significa roccia delle querce. Insomma un luogo ricco di storia e bellezza. Come iniziare una visita qui? Sono diversi infatti gli edifici di pregio tra quelli religiosi ed architetture civili.

 Si potrebbe iniziare dalle stradine strette del centro storico, che conducono alla bellissima Chiesa Madre. Un edificio dedicato a San Giorgio e che custodisce numerosi affreschi fiamminghi. Qui è possibile visitare anche il campanile chiamato Torre del Mondo.

Simbolo del luogo è anche il Castello Normanno di cui parla perfino Boccaccio. Venne eretto dove prima sorgeva un’antica fortezza araba. In passato fu dimora della famiglia spagnola Luna. Un luogo ideale per vedere il panorama del borgo.

Uno dei comuni più antichi d’Italia ed il suo patrimonio culturale

Un territorio così antico è chiaramente sede di testimonianze importanti. Dunque che sarebbe senza una Necropoli? Visitate dunque quella dei Sicani, che tanta storia visse in questi luoghi.

I Sicani si insediarono per primi in Sicilia, non a caso quella di Caltabellotta non è l’unica che si può riscontrare nella regione. Un luogo questo molto importante da visitare, per vedere da vicino le antiche celle funebri. Testimonianza dell’incredibile impegno di questo popolo nel rito della sepoltura.

Luogo altrettanto suggestivo da visitare, è il Monastero di San Pellegrino. Una bella passeggiata in salita vi condurrà fino a questo luogo incastonato nella roccia. Risale alla seconda metà del 600. Inizialmente era un edificio normanno e prima ancora una fortezza di origini arabe. Interessante perché nelle vicinanze si trovano due grotte, teatro di leggende. Pare che qui secondo alcuni vivesse un drago che mangiava solo bambini.

A liberare la popolazione, proprio San Pellegrino. Da qui in 10 minuti a piedi si arriva anche alla Cattedrale di Santa Maria Assunta. Un bel modo di vedere anche la natura siciliana circostante.

Siamo pur sempre in Sicilia, quindi la visita a Caltabellotta è anche un’occasione ghiotta di provare prodotti gastronomici locali. Formaggi, miele, dolci della tradizione. Su tutti la pasta con le sarde e la froscia, una torta salata con uova, ricotta, asparagi e spezie varie come la melissa. Il tutto annaffiato con il vino tipico della regione.