L’Italia è popolata da un bellissimo rapace, che purtroppo sarebbe minacciato dal fenomeno dell’elettrocuzione e dalla presenza di altre specie.
Quello che sappiamo su questo stupendo animale che popola l’Italia e anche il nord Africa e la Spagna. Quali sarebbero le principali minacce per lui.
I rapaci sono delle creature bellissime che popolano la Terra e anche nel nostro Paese è possibile avvistarle quotidianamente. Recentemente si è diffusa la notizia del rapace che lascia cadere qualcosa in acqua e soltanto dopo i presenti comprendono di cosa si trattava. Oggi continuiamo a parlarvi di rapaci, in particolare di uno davvero stupendo che possiamo trovare in Italia e anche in altre zone d’Africa e d’Europa. È una specie protetta da difendere a ogni costo dalle svariate minacce che rendono più probabile una sua estinzione.
Vi diciamo da subito che si tratta di un animale da preservare assolutamente e che da molti è anche considerato a rischio elevato: infatti la sua popolazione sarebbe in calo. La principale minaccia a questo rapace sarebbero le linee elettriche. Infatti, dai dati risulta che la causa primaria di morte sarebbe proprio l’elettrocuzione. Un’altra causa sarebbe la collisione. Per quanto riguarda, invece, la mortalità naturale, tra le cause vi sarebbero le malattie trasmesse tra gli uccelli, come ad esempio la tricomoniasi. Non sarebbero affatto rare le morti causate da altri rapaci, come ad esempio l’aquila reale, l’aquila imperiale spagnola, il gufo reale e lo stesso rapace di cui stiamo parlando, quindi attacchi fra simili. Da non sottovalutare è anche la pratica di bracconaggio, che metterebbe ancor più a rischio d’estinzione questo volatile, che è già sparito da alcune zone del mondo che popolava fino a qualche anno fa.
Il bellissimo rapace che possiamo trovare in Italia è l’aquila di bonelli o aquila fasciata. Sarebbe particolarmente diffuso in Europa meridionale e prenderebbe nome dall’ornitologo italiano Franco Andrea Bonelli. Si trova in tutta l’area del Mediterraneo, in particolare fra la Spagna, la Sicilia e la costa del Nord Africa. In realtà sarebbero stati osservati alcuni esemplari anche in Medio Oriente, India e Cina. Quest’animale nidifica in aree rocciose, alberi e tralicci elettrici.
Si nutre di conigli selvatici, pernici, columbidi, corvidi e altri passeriformi. Potrebbe nutrirsi sporadicamente anche di lucertole e serpenti. È considerato un animale relativamente precoce, che comincia il suo corteggiamento nel mese di dicembre. La deposizione delle uova dell’aquila di bonelli inizia nella seconda settimana di febbraio, mentre gli involi fra la fine del mese di maggio e l’inizio di quello di giugno. In base a quanto riportano alcune fonti, quest’aquila era presente anche nella regione della Sardegna, dove però si sarebbe estinta negli anni ’80.
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