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Curiosità dal mondo

È rimasto per due mesi in balia dell’Oceano, il motivo per cui è rimasto bloccato

Due mesi in balia dell’oceano, questo è quanto accaduto a quest’uomo. Vediamo insieme cosa è successo e perché.

Rimasto 2 mesi nell’oceano – viaggi.nanopress.it

Una storia così incredibile da sembrare quasi la trama di un film. Di quelli ambientati in mare aperto o su di un’isola deserta. Quello che è accaduto a quest’uomo sta facendo il giro del mondo. Una storia a lieto fine che è lo stesso protagonista a raccontare, accompagnato da un ospite davvero speciale. Sapete di che si tratta? Vediamolo insieme.

Due mesi in balia dell’Oceano, ecco perché è rimasto bloccato

Potrebbe sembrare un film simile al Cast Away con Tom Hanks, l’incredibile storia di questo marinaio, che sta facendo il giro del mondo dopo l’incredibile salvataggio di cui è stato protagonista.

La racconta lui stesso alla stampa, felice di essere stato trovato in buone condizioni, dopo essere rimasto due mesi in balia dell’Oceano. L’uomo si chiama Tim Shaddock ed è un marinaio australiano.

Tutti parlano di lui per il naufragio a lieto fine di cui è stato protagonista. Un progetto il suo, che aveva in mente sin dal 2020 e messo in stand by durante la lunga pandemia da Covid 19. Originario e residente di Sidney, Shaddock aveva in mente di partire per una spedizione fino in Polinesia francese, partendo dalle coste del Messico.

Due mesi in balia dell’Oceano – viaggi.nanopress.it

Fin qui niente di particolare, considerato che si tratta di un marinaio esperto, molto abituato a navigare in mare aperto. Quello che non poteva certo sapere, è che sarebbe rimasto oltre due mesi in mare aperto, rischiando addirittura di non farcela. E non era solo, perché ad accompagnarlo c’era un ospite speciale.

Ovvero il suo cane Bella. Qualche giorno dopo l’inizio del viaggio però la disgrazia. Il suo peschereccio si è trovato al centro di una tempesta, colpiti in pieno e mandato completamente alla deriva. Alla stampa Shaddock racconta di aver pensato al peggio, ma di non aver perso le speranze.

Le ricerche del marinaio e di Bella sono durati due mesi. Un tempo davvero lunghissimo, e ritrovati grazie all’avvistamento tramite un elicottero. Recuperato, nonostante le condizioni di denutrizioni, è apparso comunque in condizioni generali stabili e visitato dai medici immediatamente.

Il racconto di Tim Shaddock su questi incredibili due mesi

Una storia a lieto fine, che ha naturalmente scatenato la curiosità di tutto il mondo. Sopravvivere in mare aperto non deve essere stato per nulla semplice, anche per chi è abituato a navigare in condizioni disparate.

Intervistato dalle testate giornalistiche di tutto il mondo, Shaddock ha parlato di un vero e proprio calvario, e di avere ora bisogno di riposo e di riprendere peso, ma di sentirsi bene e di ritenersi molto fortunato.

Il viaggio che aveva previsto avrebbe dovuto percorrere ben 6.000 chilometri e si è trasformato in una vera impresa incredibile. Come ha affrontato questo imprevisto senza perdere le speranze? Da un punto di vista pratico, l’uomo ha raccontato di aver messo in atto alcuni accorgimenti imparati negli anni trascorsi in mare aperto, cibandosi fondamentalmente di pesce crudo, sia per lui che per il suo cane.

Il ritrovamento di Tim Shaddock – viaggi.nanopress.it

Per ovviare all’assenza di liquidi, ha raccolto per settimane acqua piovana così da potersi dissetare. Inoltre ha provveduto ad installare una tettoia sui resti della barca, in modo da potersi riparare da sole ed altre intemperie.

Da un punto di vista emotivo non deve essere stato per nulla facile resistere senza farsi prendere dallo sconforto. Shaddock ha rivelato di aver tenuto duro solo grazie alla meditazione. Inoltre ha trascorso gran parte del tempo scrivendo una sorta di diario di bordo, così da non dimenticare nulla di questa incredibile esperienza.

Ora per l’uomo inizia un periodo di lungo riposo. Il marinaio ha deciso però di tornare in Australia dalla sua famiglia. Si dovrà però separare a malincuore da Bella. Dunque un finale dolceamaro. Dopo i due mesi trascorsi in mare, secondo Shaddock farle affrontare un altro viaggio non sarebbe giusto. Dunque il cane verrà ora affidato ad un uomo messicano di nome Genaro Rosales. Chissà che un giorno i due non potranno incontrarsi di nuovo.

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