Un luogo di impareggiabile bellezza, leggendario e maestoso: è il tempio più bello del mondo, che non a caso è anche una delle sette meraviglie del mondo. Ecco dove si trova.
Custodi di una storia antichissima, luoghi di culto venerati per il loro valore spirituale e per la bellezza architettonica: i templi attraggono migliaia di visitatori da tutto il mondo. Dovessimo stilare un elenco di quelli da visitare almeno una volta nella vita sarebbe lunghissima, ce ne sono a iosa, ognuno con caratteristiche di pregio diverse. Quello di oggi è uno dei più famosi al mondo, ed è anche un Patrimonio dell’Umanità UNESCO.
Furono Greci e Romani a parlare di “Sette meraviglie del mondo”. In una lista risalente al III secolo a.C. elencarono sette opere architettoniche di estetica impareggiabile, considerate all’unanimità tra le più belle della terra. Di queste ad oggi sopravvive solo la magnifica Piramide di Cheope. Tra gli altri edifici, tutti ormai distrutti per diverse cause si annoveravano: il Faro di Alessandria, il Colosso di Rodi, il Tempio di Artemide, la Statua di Zeus a Olimpia. E ancora, il Mausoleo di Alicarnasso, e i Giardini Pensili di Babilonia.
Nel 2007, sulla falsariga dell’antica lista, per volontà di un’associazione nota come “New Open World Corporation”, sono state annunciate le nuove Sette Meraviglie. Tra queste spicca un tempio di bellezza leggendaria, una testimonianza spirituale, storica ed architettonica che incanta ogni anno visitatori dal tutto il mondo.
Stiamo parlando del Taj Mahal in India, costruito nel 1632, ma dal 1983 anche Patrimonio dell’Umanità UNESCO.
Letteralmente il suo nome significa “Palazzo della Corona”. Una costruzione imponente situata ad Agra, nello stato dell’India settentrionale di Uttar Pradesh. La storia della sua costruzione è leggendaria.
Ad ordinarne la costruzione fu l’imperatore Mogul Shah Jahan come promessa fatta alla moglie Mumtaz Mahal quando era ancora in vita. La storia della sua fondazione è ammantata di mistero e vi si rincorrono attorno diverse leggende. La prima riguarda l’artefice del progetto, che sembra essere Ustad Ahmad Lahauri, sebbene vi sia ancora dubbi al riguardo.
La seconda è relativa all’imperatore stesso, che sembra fosse così desideroso di omaggiare la memoria dell’amata defunta, da aver ordinato di tagliare le mani ed accecare tutti coloro coinvolti nella costruzione del tempio, perché nessuno potesse in futuro costruire un luogo di tanta bellezza. Ad oggi il Taj Mahal è un vero simbolo dell’architettura musulmana in India.
Un’edificio che copre un’area di 580 per 300 metri, un complesso architettonico che per la sua costruzione vide arrivare materiali da zone diverse dell’India.
Dopo un lungo periodo di abbandono e decadimento, il tempio è stato sottoposto ad un restauro terminato nel 1902, con alcune migliorie apportate tra il 1965 ed il 1971. 50 tipi diversi di pietre preziose, largo impiego di roccia arenaria rossa, sono solo alcune delle caratteristiche che contribuiscono alla sua bellezza.
Attualmente il Taj Mahal con la sua struttura a rettangolo, si compone di cinque zone: il portone principale, il giardino, la moschea che ne è il cuore pulsante e dedicato al pellegrinaggio, il “mihman khana”, ovvero la casa degli ospiti e il mausoleum, dove è conservata la tomba dell’Imperatore. Secondo le ipotesi di alcuni storici, il mausoleo è la parte più ricca di simbolismo poiché la forma geometrica, i materiali, la cupola, rappresentano tutti il mondo materiale, la divinità, l’uomo e come i due mondi si congiungono.
A circondarlo ben quattro minareti. I giardini sono arricchiti con aiuole di fiori e fonti d’acqua. L’area verde in particolare rappresenta la visione del paradiso secondo l’Islam. Tutto le decorazioni del tempio sono incisioni calligrafiche, floreali e geometriche ed omaggiano la tradizione architettonica musulmana. Osservandolo nella sua complessità comprendere il perché sia il più bello in assoluto, non è assolutamente difficile.
Esplorare il Taj Mahal non è una mera visita ad un notevole complesso architettonico. Tutti i visitatori che negli anni vi sono avvicendati la descrivono come un’esperienza spirituale unica, a prescindere da qualsiasi credo religioso.
Il momento migliore per entrare nel tempio è al mattino presto per evitare la folla. La visita è consentita tutti i giorni tranne il venerdì, da 30 minuti prima dell’alba a 30 minuti dopo il tramonto.
I biglietti si possono acquistare anche online tramite il sito web ufficiale. L’occasione è ottima anche per scoprire qualcosa in più della bella Agra: molto consigliata è la visita ad un altro Patrimonio Unesco, il Forte Rosso. In molti consigliano di riservare una tappa anche alla tomba di Akbar ed una gita al Paliwal Park.
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