Un reperto romano importante ritrovato durante un disboscamento. Scopriamo insieme di più su questo tesoro incredibile.
Davvero un 2023 sorprendente per gli archeologi. Durante questi primi mesi dell’anno sono arrivati fino a noi aggiornamenti circa incredibili imprese in questa branca di studio, non solo nel nostro paese, ma anche nel resto del mondo.
E se molti riguardano ricerche in corso da anni, come quella sulla Piramide di Cheope, altri invece sono ritrovamenti quasi casuali. A volte si tratta di piccoli e rari oggetti. Invece ciò di cui parliamo oggi è qualcosa di davvero incredibile. Scopriamo di che si tratta.
Ci troviamo nella riserva naturale Schaarenwald, lungo la Via Renhana. Si tratta di un percorso escursionistico Svizzero, che si snoda su circa 190 chilometri. Percorrendolo ci si imbatte in diverse pregevoli zone come la via tra Untersee ed Alto Reno ed ancora la porzione tra Kreuzlingen e Basilea.
Un itinerario davvero suggestivo che regala una vista impagabile sulla natura Svizzera ed anche opportunità per visitare alcuni incantevoli borghi come Steckborn, Gottlieben ed Ermatingen, la zona storica di Augusta Raurica, ed infine le isole di Reichenau nel Lago di Costanza e di Werd nel Reno.
Un percorso che si articola in 10 tappe giornaliere e che passa appunto lungo questa riserva naturale nota, oltre che il ponte coperto più lungo in Europa, anche per essere un interessante sito ricco di fortificazioni.
E non a caso svela ancora una volta un reperto romano importante.
Gli esperti lo sospettavano da tempo e ora arriva la conferma. Sospetti accreditati da diversi reperti recuperati precedentemente, come monete, spille ed altri oggetti. Alcuni scavi preventivi prima di procedere ad un’attività di disboscamento lo confermano. Schaarenwald, nascondeva i resti di una fortificazione romana.
Si tratta di una costruzione risalente probabilmente al IV secolo d.C. Una struttura nata presumibilmente a scopo difensivo per proteggere i soldati dell’Impero Romano. Ipotesi validata dall’individuazione del fossato e di una torre.
In passato in questa stessa area erano stati ritrovati un’altra torre romana, alcuni insediamenti risalenti all’età del bronzo. Inoltre alcune fortificazioni risalenti al 1799, dunque durante il periodo delle guerre napoleoniche. I sospetti circa la presenza di questa fortificazione, confermano le ipotesi formulate quando diversi anni fa. Quando erano state rinvenute nella zona un numero elevato di monete romane.
Gli scavi spiegano dunque questa presenza. Attualmente gli archeologi stanno formulando ipotesi su cosa altro aspettarsi da questa zona. Altre torri di questo tipo sono state rilevate negli anni nelle aree più ad est e ovest. Il quadro generale ci dice che in questa zona l’impero romano inviò delle truppe ausiliarie germaniche. Probabilmente si trattava di un territorio utilizzato come snodo commerciale.
Dunque sebbene non siano visibili al momento resti che facciano pensare ad un’abitazione permanente, è opinione comune si trattasse di una fortificazione utilizzata anche per il riposo dei soldati.
La domanda più gettonata circa il ritrovamento è: “Come mai non ci si era accorti di nulla prima?” La risposta viene direttamente dalla Svizzera. Pare che l’area sia stata disboscata anche in passato. Eppure nessuno ha mai notato nulla. Questo perché come notato anche in altri ritrovamenti di questo tipo, il materiale lapideo deve essere stato asportato. E successivamente riutilizzato per costruire altre cose.
Le prime ricostruzioni ci parlano del rilevamento di fondamenta. In pratica un quadrato con pareti spesse 1 metro e di dimensioni di 7 metri per 7. Inoltre gli archeologi raccontano di una trincea con forma a V.
Secondo gli esperti in precedenza avrebbe potuto esserci una fortificazione, forse una palizzata fatta di legno. Per ora il territorio è isolato e così i primi reperti che si potevano recuperare. Naturalmente gli scavi proseguiranno nelle prossime settimane. Non ci resta che attendere aggiornamenti.
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