La bandiera italiana è conosciuta al mondo per essere tricolore: qual è il significato dei tre colori? Solo pochi lo sanno.
Verde, bianco e rosso: la trilogia di tonalità cromatiche della nostra bandiera ha un significato davvero significativo. Non si tratta di tre colori scelti a caso, ma ogni colore ha un preciso significato. Storia, cultura e ricordi si fondono nella trilogia cromatica della bandiera italiana.
La storia della bandiera nazionale inizia a partire dall’anno 1797, con l’adozione della stessa da parte della Repubblica Cispadana, su esempio della Francia. La comparsa delle tre tonalità cromatiche che ancora oggi conosciamo risale all’anno 1789, quando alcuni rivoluzionari giravano con una coccarda tricolore nelle strade di Genova. Il verde, il bianco ed il rosso sono i tre colori adottati come stendardo militare dalla Legione Lombarda.
Con il Risorgimento e con la proclamazione del Regno d’Italia nel 1861, la bandiera tricolore divenne lo stendardo emblema dell’Unità italiana. Dall’anno dell’Unità nazionale, la bandiera tricolore ha attraversato due secoli di storia, di vittorie e di sconfitte.
La bandiera tricolore si ispira a quella dei cugini d’oltralpe (blu, bianco, rosso) come emblema del rinnovamento e della rivoluzione nazionale.
A seguito della Rivoluzione francese anche sulla Penisola italiana iniziarono a diffondersi i fermenti patriottici. In luogo del blu presente nella bandiera francese, la bandiera italiana ha optato per il colore verde.
Nessuna forza politica italiana si contrappose all’adozione del tricolore: verde, bianco e rosso. La popolazione italiana ha iniziato ad indossare coccarde tricolore realizzate in stoffa: per i giacobini il colore verde richiama il colore delle foglie e della natura e, di conseguenza, la libertà e l’uguaglianza.
Dopo la proclamazione del Regno d’Italia, l’uso del tricolore si cominciò a diffondere tra la popolazione: la bandiera cominciò ad essere riportata sui prodotti commerciali e sulle auto. La bandiera verde, bianca e rossa cominciò a fare la sua comparsa fuori dagli edifici istituzionali e pubblici, oltre che sulla facciata dei palazzi signorili e delle famiglie aristocratiche. Anche i giurati delle corti d’assise e i primi cittadini iniziarono ad utilizzare la fascia tricolore.
Solo a Roma i cittadini erano fedeli al clero ed al Papato, assolutamente ostile alla formazione del nuovo stato politico. Anche la pizza margherita inventata nel 1889 in onore alla regina Margherita di Savoia richiamava il tricolore della bandiera italiana: il verde del basilico fresco, il bianco della mozzarella ed il rosso del pomodoro.
Anche durante i due conflitti mondiali e nel periodo interbellico la bandiera tricolore era un emblema per spronare i militari a combattere per la patria. Dal punto di vista civile, i tre colori erano utilizzati per compattare i cittadini, per sostenere moralmente la popolazione, che avrebbe patito le sofferenze e le devastazioni di due aspre guerre mondiali.
Con la nascita della Repubblica Italiana nel 1946, la bandiera tricolore venne cambiata e fu eliminato ogni riferimento alla monarchia. Lo stesso articolo 12 della Costituzione italiana recita:
«La bandiera della Repubblica è il tricolore italiano: verde, bianco e rosso, a tre bande verticali di eguali dimensioni».
Il colore verde ricorda le distese verdi delle pianure, dei giardini e dei prati italiani, il colore bianco ricorda il bianco latte delle cime alpine perennemente innevate ed il colore rosso, il sangue versato dai militari e dai civili morti nelle guerre.
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