È una storia singolare quella di cui si è reso protagonista un Robinson Crusoe dei nostri tempi che ha deciso di buttarsi alle spalle la sua quotidianità per andare a vivere su un’isola deserta. Si tratta del direttore di un giornale deciso a cambiare vita, tanto da decidere nel 1962 di comprare un’isola alle Seychelles e trasferirvisi quando aveva meno di 40 anni d’età.
Una spesa di 13mila dollari quella affrontata da Brendon Grismshaw, che una volta comprata la sua isola personale vi si è trasferito per non fare più ritorno nel Continente. Una volta sul posto ha anche trovato il suo ‘Venerdì’, proprio come nel romanzo di Daniel Defoe, un indigeno con il quale ha stretto amicizia, Renè Lafortin, che però raggiungeva l’isola occasionalmente.
Con l’aiuto di Renè, Brendon costruisce la sua casa, pianta oltre 16mila alberi e traccia sentieri, circa 5 chilometri di sentieri. Un impegno notevole nel rispetto della natura del posto andato avanti per oltre 39 anni, fino a quando il suo compagno di avventura, Renè, è morto, ma Brendon, per quanto solo, è rimasto a vivere sull’isola.
L’impegno del direttore del giornale è stato tale da aver incrementato non solo la flora dell’isola, ma anche la fauna, visto che oggi ad abitare questo territorio ci sono 2mila nuove specie di uccelli, oltre cento tartarughe giganti, senza contare la varietà di arbusti che hanno favorito l’arrivo di così tanti animali. L’isola che prima era solo un lembo di terra abbandonato è stato curato da Brendon al punto da essere diventato un vero e proprio paradiso terrestre richiamando l’attenzione di molti, anche del principe dell’Arabia Saudita che voleva offrirgli 50 milioni di dollari per comprare l’isola. Una somma che l’uomo non accetta per paura che possa trasformarsi in luogo di richiamo per turisti di lusso e soprattutto per preservare l’integrità del posto.
Brendon aveva come obiettivo quello di far diventare l’isola parco nazionale, per lasciare che tutti potessero godere delle sue bellezze, seppure tutelandone l’ambiente e i suoi abitanti. E il suo impegno è stato premiato, perché nel 2008, l’isola è stata dichiarata parco nazionale. In realtà Brendon è morto all’età di 87 anni nel 2012, proprio sulla sua isola, ma solo dopo essere riusciti a coronare il suo sogno. In molti lo ritengono un esempio di vita per i valori che ha saputo trasmettere.
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