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Come fare trekking: le regole del perfetto escursionista

[didascalia fornitore=”ansa”]Una donna fa trekking in Svizzera nel Cantone dei Grigioni[/didascalia]

Per tutti i neofiti appassionati della montagna oggi vediamo come fare trekking, ovvero cosa fare e cosa portare durante un’escursione in questo meraviglioso contesto naturale, che invero può nascondere insidie e pericoli, soprattutto se non si è esperti e non si è dotati del giusto equipaggiamento. Per sapere come fare escursioni in montagna basta seguire i consigli e i suggerimenti degli esperti in modo da sapersela cavare in caso di problemi, ben consci che la prevenzione è l’arma più efficace: la montagna richiede molto buon senso, conoscenza del territorio in cui ci si avventura, e soprattutto dei propri limiti fisici e caratteriali. Vediamo allora come fare trekking in sicurezza a partire proprio dalla scelta dei percorsi.

[didascalia fornitore=”ansa”]La spettacolare vista sul Cantone dei Grigioni in Svizzera[/didascalia]

Prima di partire per un’escursione: la scelta del percorso

Innanzitutto per fare trekking bisogna studiare bene il percorso verso cui ci si vuole avventurare, che una persona sia esperta o alle prime armi è importante sapere che esistono diversi percorsi e sentieri a seconda del grado di difficoltà: il Percorso Turistico (T) è un itinerario adatto a chiunque, comprese famiglie con bambini, ma già il Percorso Escursionisti (E), tracciato da segnali di vernice rossa e bianca, richiede un minimo di preparazione atletica e attrezzatura quale scarpe da trekking, mappa, ed eventualmente racchette da neve e bacchette in inverno. I più difficili e rischiosi sono il Percorso Escursionisti Esperti (EE), quello per Escursionisti Esperti con Attrezzatura (EEA) e infine per Escursionisti Esperti con Attrezzatura Invernale (EEI), che richiedono preparazione e attrezzature specifiche, un’approfondita conoscenza del territorio, e di sicuro non si deve soffrire di vertigini.

Tuttavia, anche senza essere esperti, non bisogna sottovalutare nemmeno i percorsi più facili quando si fa un’escursione, e la prima regola importante è controllare sempre le previsioni meteo prima di incamminarsi: le condizioni atmosferiche in montagna mutano rapidamente, soprattutto il pomeriggio può risultare pericoloso per l’avanzare della nebbia o per improvvisi rovesci che rendono più scivoloso e difficoltoso il sentiero.

Fare trekking: cosa portare nello zaino

Il kit completo del perfetto escursionista parte proprio dalla scelta dello zaino, che deve essere tanto più grande quanto più lungo è il percorso, e di conseguenza la durata: per escursioni di un giorno è sufficiente avere uno zaino da 35 litri, dai 40 ai 50 litri per percorsi in più giorni. Poi la scelta delle scarpe da trekking è fondamentale, abbinate a calzini comodi e traspiranti per evitare fastidiose vesciche: gli esperti suggeriscono scarpe da trekking con suola in Vibram, un materiale particolarmente flessibile e confortevole, ma in generale il consiglio pratico è evitare di indossare scarpe nuove, meglio se il piede è già abituato alla scarpa, per cui indossatele già qualche giorno prima dell’escursione. E poi cosa portare nello zaino per fare trekking? A parte l’acqua che è indispensabile, e dei sali minerali che non guastano mai, si consiglia un k-way e vestiti di ricambio per ogni evenienza, e un kit di pronto soccorso base contenente ago e filo, cerotti anti-vesciche e per le escoriazioni, un fischietto per segnalare la propria presenza ai soccorritori in caso di necessità, fiammiferi o un accendino con accensione anti-vento, collirio, acqua ossigenata utile anche per chi porta con sé un cane per farlo vomitare in caso di avvelenamento. Infine cappello, guanti, anche una sciarpa in inverno, sono accessori tutt’altro che inutili, così come degli occhiali da sole.

Escursione in montagna, quali sono i pericoli?

A parte i pericoli derivanti dal maltempo improvviso, di cui abbiamo accennato sopra, e che possono tradursi in fulmini, nebbia, pioggia e grandine, non bisogna mai sottovalutare il rischio di valanghe improvvise o semplice cadute di pietre provocate da gelate notturne. Per tutte queste situazioni rimandiamo al consulto delle linee guida rilasciate dall’ex Forestale in merito ad ogni situazione e comportamento specifico da tenere.

E poi ci sono gli animali, in particolare le punture di insetti quali vespe e calabroni, e morsi di serpente come le vipere che sono velenose, e per cui si consiglia di chiamare immediatamente i soccorsi rimanendo calmi, poiché la sostanza tossica è pericolosa solo per bambini e anziani, inoltre è meglio evitare di utilizzare sieri anti-vipera se non si è esperti perché potrebbero peggiorare la situazione. Certo è di vitale importanza avere nello zaino un kit di pronto intervento contro i morsi e le punture, ma la prevenzione si rivela ancora una volta uno strumento efficace indossando pantaloni e calzettoni lunghi, evitando così di offrire troppi centimetri di pelle scoperta agli animali potenzialmente pericolosi.

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